(Sesto Potere) – Forlì – 1 giugno 2022 – Anche Federico Morgagni, capogruppo di “Forlì e Co.”, interviene a commento delle dichiarazioni del Vicesindaco di Forlì, Mezzacapo che, trovandosi a motivare l’introduzione di manganelli estensibili nelle dotazioni della Polizia locale, li aveva definiti “necessari” anche durante gli interventi per i TSO sui malati psichiatrici.
“Le posizioni del Vicesindaco sono di una gravità assoluta e ripropongono un approccio primitivo e brutale nei confronti della malattia mentale, che nega tutto quanto è stato elaborato nel nostro Paese e a livello mondiale negli ultimi cinquant’anni in materia di presa in carico dei malati. I malati psichiatrici sono persone colpite da una condizione di grave sofferenza per la quale hanno necessità di cure e assistenza, ma rimangono nondimeno cittadini nella assoluta pienezza dei loro diritti umani e civili. Il TSO non è l’arresto o il fermo di polizia di qualche malvivente ma un trattamento sanitario che la legge impone si svolga nel rispetto della dignità della persona e sotto la stretta supervisione di medici e sanitari, essendo del resto motivato non dalla supposta difesa della comunità da un individuo pericoloso ma dalla volontà di aiutare il malato a ristabilirsi”: commenta Federico Morgagni.

Il capogruppo di “Forlì e Co.” afferma che: “Per l’ennesima volta Forlì balza negativamente agli onori della cronaca nazionale a causa delle sconcertanti e irricevibili dichiarazioni dei suoi amministratori comunali” e si associa alla reazione di decine e decine fra medici, primari e psichiatri -fra i quali figure del calibro del Dottor. De Plato (consulente Oms per la salute mentale), del medico e scrittore Paolo Crepet, del Presidente nazionale di Psichiatria democratica D’Elia e dell’ex primario del Dipartimento di Salute mentale dell’Usl di Forlì Missiroli-, oltreché delle associazioni dei familiari dei pazienti intervenute a vario titolo in queste ore.
“Mentre l’esperienza recente della crisi pandemica imporrebbe, per fronteggiare un preoccupante aumento del disagio, un forte impegno delle istituzioni per ampliare i servizi territoriali di salute mentale, orientando pratiche e risorse verso processi di ripresa ed emancipativi, l’Amministrazione comunale di Forlì dà sfoggio di totale impreparazione sul tema e mostra di riconoscersi in una visione retrograda e preistorica, per fortuna ormai completamente screditata da decenni. Quanto alla tutela della sicurezza e incolumità degli operatori della Polizia locale, poi, ci sentiamo di rassicurare il Vice-Sindaco Mezzacapo: per quanto ci riguarda, rappresenta una priorità assoluta e inderogabile. Ma sappiamo che proprio per questo nel corso del tempo sono state definite precise e dettagliate procedure operative per i casi di TSO le quali, tenendo conto della complessità dell’intervento, mostrano come tenere insieme diritti costituzionali e umani dei malati, valenza sanitaria dell’azione e sicurezza degli operatori. Tutto il contrario della grossolana banalizzazione e improvvisazione che traspare dalle parole del Vice-Sindaco e dall’orientamento dell’Amministrazione forlivese”: conclude il consigliere comunale di opposizione Federico Morgagni.