(Sesto Potere) – Ravenna – 15 maggio 2023 – A seguito di una comunicazione dell’Agenzia regionale di protezione civile e di Arpae Emilia-Romagna arrivata ieri alle 18 durante la riunione del Centro operativo soccorsi in Prefettura rispetto a una prevista ondata di forte maltempo nelle giornate di domani, martedì 16 maggio, e mercoledì 17, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale (nella foto in alto) ha riunito in forma plenaria alle 8 di questa mattina il Centro operativo comunale e ha disposto quanto segue.
Domani, martedì 16 maggio, saranno chiusi a livello precauzionale, anche per non aggravare le criticità sulla viabilità comunale, i servizi educativi, le scuole di ogni ordine e grado compresi i centri di formazione professionale, i centri di aggregazione giovanile, i centri diurni per anziani e disabili e i centri socio – occupazionali (per una eventuale chiusura di mercoledì 17 seguiranno aggiornamenti attraverso i consueti canali informativi).

Sempre domani il Museo Natura di Sant’ Alberto, con l’annesso Centro visite del Parco del Delta del Po, rimarrà chiuso a livello precauzionale, in considerazione della prevista ondata di forte maltempo.
I Servizi sociali stanno provvedendo a contattare tutte le persone in condizioni di particolari fragilità fisiche e tutte le strutture che le ospitano, nelle aree a rischio, per verificare le loro condizioni e dare indicazioni e contatti da utilizzare in caso di emergenza.
Le criticità riguarderanno anche la costa e a tal proposito si informa che nel pomeriggio di oggi, lunedì 15 maggio, verranno chiusi tutti i passi a mare.
Istituzioni, forze dell’ordine e di Protezione civile e volontari sono pronti a intervenire dove occorre, mettendo in atto tutte le possibili soluzioni di Protezione civile.
Da segnalare che la Polizia Locale di Ravenna sta ricevendo numerose telefonate di cittadini in cerca di sacchi di sabbia. E il Comune precisa che: “la Polizia Locale non fornisce sacchi di sabbia e si invita la popolazione a non intasare le linee con questo tipo di richiesta, onde lasciarle libere per eventuali situazioni di emergenza. Le Autorità di protezione civile non forniscono sacchi di sabbia ai privati ma provvedono a indirizzarne il posizionamento dove ritenuto più opportuno sulla base delle previsioni e delle criticità riscontrate”.