(Sesto Potere) – Bologna – 31 agosto – Nella giornata di oggi proseguono le condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali, anche di forte intensità, sull’intera Emilia-Romagna, con possibili effetti e danni associati (fulmini, grandine), più probabili nelle prime ore della giornata sul settore orientale.
Emanata congiuntamente dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e dal Centro Funzionale Arpae Emilia-Romagna, per tutta la giornata di mercoledì 31 agosto l’Allerta 56/2022, l’Allerta Gialla per temporali su tutta la regione, con la tendenza alla stazionarietà dei fenomeni nelle successive 48 ore.
E con l’arrivo di temporali al Nord e in Emilia-Romagna scatta ancora l’allarme nelle campagne, si temono in questa fase stagionale i danni irreversibili che provocherebbe la grandine alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi e alla vendemmia in pieno svolgimento.

E’ in riferimento all’arrivo del maltempo con l’allerta della protezione civile in Emilia-Romagna e in altre regioni per rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento la Coldiretti lancia l’allarme.
Nelle regioni interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta, dalle mele alle pere fino ai kiwi ed i vigneti minacciate dai nubifragi che rischiano di far perdere un intero anno di lavoro proprio nel momento della raccolta.
Gli agricoltori hanno steso le reti antigrandine per proteggere i raccolti che tuttavia – spiega la Coldiretti – non sono purtroppo capillarmente diffuse. Una situazione che rischia di far salire il conto dei danni in una stagione in cui per effetto del clima anomalo che, tra siccità e maltempo, hanno già superato i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale.
Infatti le precipitazioni per ridurre il deficit idrico devono essere continue e di bassa intensità mentre le manifestazioni violente si abbattono su terreni secchi che non riescono ad assorbire con l’acqua che cade e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti e facendo salire il conto dei danni.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.