(Sesto Potere) – Cesena – 2 febbraio 2023 – Il made in Italy è parte integrante della nostra contemporanea identità culturale e non soltanto un prodotto bello e fatto bene e Confartigianato Federimpresa Cesena in un territorio dove esistono varie imprese artigiane che esportano i prodotti all’estero chiede che questo patrimonio di imprese e di occupazione, che esprime innovazione, sostenibilità, presidio sociale delle comunità territoriali, venga sostenuto con misure strutturali finalizzate a difendere la qualità e l’autenticità della produzione italiana, a promuoverla sui mercati interno ed estero e a difenderla dalle contraffazioni.

“In particolare – mette in luce il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena composto da: Stefano Ruffilli, Marcello Grassi e Daniela Pedduzza (nella foto in alto) – Confartigianato apprezza la costituzione del Fondo Made in Italy quale contenitore di programmi e progetti da finanziare con risorse adeguate e del Fondo per la sovranità alimentare da ampliare al settore delle aziende manifatturiere della trasformazione agroalimentare, soprattutto in una logica di prossimità e di Km 0. Per accompagnare le piccole imprese sui mercati esteri, la Confederazione chiede di concentrare le risorse su interventi continuativi e strutturali a misura di micro e piccole imprese alle quali va riservato almeno il 50% degli stanziamenti. Tra questi vanno potenziati e resi strutturali strumenti che si sono già rivelati efficaci come il voucher Digital Temporary Export Manager e il bonus export digitale”.

“Il made in Italy – prosegue il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena –  va sostenuto con misure di medio lungo periodo per promuovere l’innovazione delle imprese e difendere la qualificazione dei prodotti, potenziando il “Sistema italiano per la Qualità” e con l’adozione di un “marchio 100 per cento Italia” per la corretta informazione del consumatore sull’origine e la tracciabilità delle nostre produzioni. Altrettanto importante la lotta alla contraffazione, sia con la repressione degli illeciti che con azioni di orientamento e educazione
dei consumatori, a cominciare da iniziative formative nei confronti dei giovani”.