(Sesto Potere) – Bertinoro – 20 giugno 2022 – Venerdì 17 giugno presso il Parco delle Terme di Panighina di Bertinoro è stata presentata in una cena-concerto l’associazione “Dino Amadori Ets”, neonato ente del terzo settore fondato dai figli Giovanni e Andrea.

Hanno partecipato all’evento quasi 300 persone e personalità del mondo politico, romagnolo e nazionale, sanitario e dell’associazionismo locale.

E l’Old Station Big Band e la voce emozionante della Mezzo Soprano Daniela Vallicelli, con la collaborazione della promoter di eventi benefici, Maddalena Tramonti, hanno reso la serata più evocativa.

I principi fondativi e gli scopi che si prefigge l’associazione sono portare avanti idee e progetti del compianto prof. e oncologo scomparso a febbraio 2020 e dare impulso alla formazione, alla ricerca e al volontariato in ambito sanitario.

Così racconta la serata in una lunga nota Giovanni Amadori, (nelle foto qui in pagina), presidente dell’associazione: “La presenza di centinaia di amici conferma l’affetto di tutti coloro che lo hanno conosciuto e che lo ricordano: un ricordo eterno quello per il Prof. Dino Amadori, mio padre, per una vita dedicata alla ricerca contro “quel brutto male” il cancro: un forte sostegno da parte della sua seconda famiglia, quella dei propri amici, pazienti e volontari.

La partecipazione delle istituzioni dei comuni di Forlì, Meldola, Bertinoro, Predappio, Santa Sofia e della Pro Loco di Corniolo e Campigna, nella persona dei Sindaci ed Assessori e consiglieri comunali, oltre alla presenza della Senatrice Anna Maria Bernini – un’amica di sempre e presente sostenitrice della Associazione Dino Amadori – e dei volontari di Loto Onlus (per la ricerca contro i tumori ginecologici), con la presenza dell’Onorevole Jacopo Morrone oltre che il messaggio dell’Onorevole Marco Di Maio (assente per un viaggio all’estero) e del Consigliere Regionale Massimo Bulbi che ci hanno confermato il proprio appoggio, rappresentano uno stimolo e la conferma che il messaggio di mio padre è sempre vivo in tutta la comunità e va perpetuato.

Venerdì abbiamo ricordato la storia di un uomo umile di un uomo che è sempre rimasto legato alla propria terra di Romagna: un romagnolo e un montanaro d’hoc che non amava parlare dei propri successi e traguardi ma sempre degli obiettivi nuovi che puntualmente si riproponeva e raggiungeva senza soluzione di continuità. Anima della associazione sarà il messaggio empatico che nostro padre ci ha trasmesso e sempre insegnato

La presentazione della Associazione si è incentrata nella lettura di un messaggio denso di forti sentimenti scritto dal Prof. Muller Fabbri, allievo e figlio professionale di Dino Amadori: “… intervistato dal Children’s National Hospital di Washington, DC, dove mi fu offerta la posizione da Associate Director del Center for Cancer and Immunology Research. Sono sicuro che Dino Amadori e’ fiero di me oggi, consapevole che la mia carriera e’ decollata anche grazie a lui e alla sua intelligenza”.

Tale testimonianza – spiega Giovanni Amadori – ha rappresentato un importante spunto e motivo di riflessione su un’ulteriore obiettivo che ci ha lasciato nostro padre, ancora una volta visionario e lungimirante: formare menti illuminate come quella dell’amico Muller, in Italia e all’estero, per poi farle ritornare nel nostro paese riconoscendo loro il dovuto merito e ruolo nella sanità italiana, mio padre lo avrebbe voluto nel Suo Istituto di Meldola.”

Il ricavato della serata è stato devoluto a tre realtà create o fortemente sostenute da Dino Amadori, ovvero: l’Istituto oncologico romagnolo, l’Irst-Irccs di Meldola e Loto Forlì, la Onlus che oltre a fare informazione, formazione e finanziare la ricerca, si prende cura dei bisogni delle donne affette da tumori ginecologici.

Nei prossimi giorni l’Associazione rendiconterà il ricavato dell’evento, già contabilizzato nel corso della serata di venerdì e procederà alla donazione a favore dei tre Istituti ed Associazioni di ricerca contro il cancro.

“La nostra mission proseguirà e porterà il “testimone” di nostro padre a chi sarà disponibile a riceverlo: una testimonianza che deve rappresentare uno stimolo per tutti i medici e ricercatori che devono vivere la propria vita professionale come una vocazione dedicata a tutta la società. Un ringraziamento a mio fratello il Dott. Andrea Amadori, vice presidente della Associazione, Direttore Scientifico del Comitato Territoriale di Loto Onlus Associazione per la ricerca contro i tumori ginecologici, che seguirà il contenuto medico scientifico e di ricerca di questa associazione. I suoi traguardi raccontano di uno scienziato che ha sempre anteposto ai propri interessi quelli sociali e quelli dei propri pazienti che rappresentano la sua seconda famigli: penso allo IOR, all’IRST che oggi porta il Suo nome, alla Facoltà di medicina, al Prime Center e alla Rete Oncologica Romagnola, un traguardo quest’ultimo raggiunto percorrendo il sentiero da lui tracciato: ci ha consegnato e continua a consegnarci opere e traguardi eterni”: racconta Giovanni Amadori.

Il saluto finale della serata è stato portato dal sindaco di Forlì Gian Luca Zattini che ha confermato la volontà da parte dell’amministrazione di sostenere l’ Associazione Dino Amadori Ets.