(Sesto Potere) – Longiano – 3 giugno 2022 – Domani sabato 4 giugno 2022 alle ore 17.30 in scena l’originale omaggio a Tito balestra con la cerimonia ufficiale di apertura della mostra “Secondo Orizzonte” a cura di Vanni Cuoghi una mostra di 14 artisti emergenti abbinati ad altrettante poesie di Tito Balestra. Un’esposizione allestita nella sala all’interno del Castello malatestiano e sarà visitabile fino al 28 agosto.
Secondo Orizzonte nasce dall’incontro di immagini e parole, un fine lavoro di ricerca e coinvolgimento. Infatti in fase preparatoria gli artisti selezionati dal curatore, a cui sono stati inviati i libri di Tito Balestra “Se hai una montagna di neve tienila all’ombra” e “Quiproquo” , hanno scelto una poesia a cui ispirarsi per produrre la propria opera dando vita a un vero e proprio dialogo tra arte visiva e poesia, nella pluralità identitaria di ogni artista.
Queste le parole di Vanni Cuoghi:”Tito Balestra, poeta e raffinato cultore dell’arte, protagonista indiscusso del proprio tempo, si distingue nell’orizzonte del Novecento per aver attraversato in modo lieve e mai chiassoso anni radicali e fondanti del panorama artistico italiano.[ … ] Sono passati più di quaranta anni dalla sua morte e trenta dalla nascita della Fondazione a lui dedicata e questa mia testimonianza intende celebrare un dialogo ancora possibile, un discorso discreto. Con voce sommessa, in cui a parlare sia ancora una volta la sua poesia, supportata dai lavori di un gruppo di artisti visivi ispirati dal guizzo della sua parola”.

In mostre le 14 opere di: Elena Adamou, Fabio Adani, Irene Balia, Elisa Cella, Emanuele Giuffrida, Manuel Grosso, Federico Guerri, Dario Maglionico, Bruno Marrapodi, Isabella Nazzari, Paolo Pibi, Chiara Sorgato, Carlo Alberto Rastelli, Viviana Valla. La mostra che sarà visitabile fino al 28 agosto è diventata anche un libro edito dalla Fondazione Tito Balestra con la traduzione delle poesie in inglese di Douglas Reid Skinner e Marco Fazzini.
Il giorno successivo sabato 4 giugno 2022 alle ore 18.30 presso la sala dell’Arengo vede il gradito ritorno di Alessandra Ruffino appassionata studiosa, critica d’arte che presenta il libro da lei tradotto e curato di Jean Dubuffet, Piccolo manifesto per gli amatori d’ogni genere, Allemandi 2021. Il libro parla del bisogno d’arte che è per l’uomo un bisogno primordiale, tanto e più ancora del pane. Senza pane l’uomo muore di fame, ma senza arte muore di noia».
La curatrice racconterà la provocatoria figura e la vivace opera di un protagonista del Novecento. L’edizione, che include alcuni inediti mai tradotti prima in italiano, presenta anche due brevi prove letterarie audacemente sperimentali (in un gusto alla Céline, per intendersi) ed è munita di un ricco apparato di note di confronto che permettono di addentrarsi, in compagnia dell’artista, “in un mondo dove i meccanismi delle abitudini smettono di funzionare”.
Alessandra Ruffino, vercellese, dottore di ricerca formatasi all’università di Parma, studia i rapporti tra arte e letteratura. Ha lavorato per anni all’Università di Torino e firmato numerosi saggi e contributi storico-critici. Giornalista pubblicista collabora con “Il Giornale dell’Arte” ed è attiva nell’ambito della divulgazione come consulente di istituzioni pubbliche e private e nell’editoria.
Gli eventi sono ad ingresso libero Info e prenotazioni 0547 665850 e-mail: fondazione@iol.it