(Sesto Potere) – Bologna – 3 giugno 2023 – Nel 2022 la Città metropolitana di Bologna registra dopo Bolzano (74,1%) e Firenze (71,9%) il più alto tasso di occupazione attestandosi al 71,6%, in rialzo di 1,7 punti percentuali rispetto al 2021. La performance è confermata anche rispetto al tasso di occupazione femminile, pari a 66,5% contro il 51,1% di quello nazionale. L’analisi per età rileva il maggior divario del tasso di occupazione tra i due sessi nella fascia di età 25-34 anni. 

Il tasso occupazionale per il comune di Bologna è il più alto tra i grandi comuni e si attesta al 73%, segue il comune di Milano (72,4%). Bologna riconquista dunque il primo posto dopo che nel 2021 era scesa al secondo posto dopo Milano. Primo posto che aveva ottenuto anche nel 2020 nel 2019 e nel 2018. La città felsinea scende al secondo posto dopo Firenze (70,9%) per il tasso di occupazione femminile e si attesta al 68,1%; segue Milano con il 67,3%.

Il tasso di disoccupazione dell’area metropolitana bolognese scende al 3,6%, ampiamente inferiore a quello nazionale (8,1%); stessa posizione per il tasso di disoccupazione femminile (4%), in miglioramento di 2 punti percentuali sul 2021. L’analisi per età rileva il maggior divario del tasso di disoccupazione tra i due sessi nella fascia di età 15-24 anni.

Il comune felsineo registra il tasso di disoccupazione più basso tra le grandi città (3,3%), seguito da Venezia (4,4%), Verona (4,4%) e Milano (5,8%).

Nel 2022 diminuisce di due decimi di punto il tasso di inattività metropolitano (rapporto percentuale tra coloro che non fanno parte delle forze lavoro e la popolazione di riferimento, 15-74 anni) attestandosi al 35,5%. Pesa in particolare la componente femminile, infatti il tasso di inattività delle donne è al 40,6%, mentre quello maschile si ferma al 30,2%.