(Sesto Potere) – Reggio Emilia – 6 marzo 2023 – “Professione e legalità. Il ruolo dei professionisti per limitare il consolidamento economico del potere criminale e la sua radicazione sul territorio” è il titolo del seminario formativo, dedicato agli iscritti, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Reggio Emilia per domani, martedì 7 marzo, presso l’Auditorium Credem (via Emilia San Pietro 6).
Ad aprire i lavori, alle ore 15, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Reggio Emilia ingegner Federico Serri, (nella foto in alto), a cui seguirà l’intervento del prefetto di Reggio Emilia, dottoressa Iolanda Rolli su “Il provvedimento amministrativo cautelare preventivo delle interdittive antimafia. Il ruolo di questo strumento amministrativo, l’attività della Prefettura di Reggio Emilia ed alcuni dati generali sull’attività di questi anni”.
Il giornalista e scrittore Paolo Bonacini introdurrà il tema “Dopo Aemilia. Dal salame di Brescello alla falsa fatturazione: i servizi offerti dalla ‘ndrangheta e i cedimenti del territorio”, mentre Giovanni Tizian, capo servizio al quotidiano “Domani”, inviato di cronaca noto per la sua attività giornalistica d’inchiesta, porterà una testimonianza su “Le mafie economiche e le complicità invisibili”.

A seguire la professoressa Stefania Pellegrini, docente di Sociologia del diritto, Mafie e antimafia, Etica delle Professioni presso l’Università degli studi di Bologna, farà una relazione su “Etica delle professioni come argine all’espansione della criminalità organizzata”, seguita dall’ingegner Beatrice Fonti, componente della Commissione contrasto alle mafie e alla corruzione del Comitato Unitario dei Professionisti di Modena, nonché docente di deontologia, etica, legalità e responsabilità nei corsi preparatori agli esami di stato degli ingegneri, che illustrerà “La carta etica dei professionisti” di cui ha contribuito alla stesura.
“I professionisti operano in tutti gli ambiti del settore produttivo e sono attori principali di procedimenti amministrativi, autorizzazioni, asseverazioni, dichiarazioni; sono quindi uno “strumento” imprescindibile del contesto produttivo ed economico di un territorio e possono essere esposti ad interessi non sempre legittimi” spiega il presidente dell’Ordine degli Ingegneri reggiano, Federico Serri. “Se è vero che il professionista, nello svolgimento del proprio ruolo, è tenuto a seguire i principi di deontologia e di etica, è altrettanto vero che potrebbe non avere gli “strumenti” per riconoscere i tentativi di infiltrazione malavitosa ed i comportamenti in grado di favorire le organizzazioni malavitose. Di fronte alla vulnerabilità dei professionisti, gli ordini e i collegi professionali manifestano una posizione comune inequivocabile – conclude il presidente Serri – un messaggio chiaro di unità, affinché nessuno rimanga solo di fronte a queste situazioni, ma tutti si sentano parte di un sistema che rifiuta il metodo malavitoso e mette in campo tutti gli strumenti necessari per svolgere il proprio lavoro in modo etico e consapevole”.
Visione condivisa anche dagli altri ordini e collegi professionali territoriali (architetti, commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, geometri e periti industriali), i quali hanno patrocinato l’iniziativa a favore dei propri iscritti e dell’intera collettività.
L’evento è accreditato per la formazione continua degli iscritti all’Ordine degli Ingegneri della provincia di Reggio Emilia.