(Sesto Potere) – Reggio Emilia – 15 maggio – Ha preso il via ieri il corso di formazione sull’edilizia, erogato dalla Scuola Edile di Reggio Emilia e destinato a diciotto richiedenti asilo e rifugiati ospitati nei centri di accoglienza straordinaria (CAS) e nel sistema di accoglienza e integrazione (SAI) della provincia.

L’iniziativa, promossa dalla prefettura, è stata realizzata nell’ambito del “Protocollo d’intesa per favorire l’inserimento socio-lavorativo di richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità” siglato tra il ministero dell’interno, il ministero del lavoro e delle politiche sociali, ANCE, e le organizzazioni sindacali  Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil  il 16 maggio 2022.

« Nel settore delle costruzioni – ha evidenziato il viceprefetto vicario in sede vacante, Salvatore Angieri – l’incidenza della manodopera straniera sul totale degli occupati è ben maggiore degli altri settori. Inoltre, nelle costruzioni si concentrano – su scala nazionale – oltre il 21% di imprenditori migranti, nella maggior parte transitati prima per rapporti di lavoro dipendente. Il settore dell’edilizia, quindi, offre importanti opportunità di impiego e di integrazione in Italia anche per i richiedenti protezione internazionale e i rifugiati aventi il titolo di soggiorno che consente lo svolgimento di attività lavorativa ».

La prefettura ha quindi avviato a febbraio scorso un proficuo confronto tra ANCE, Unindustria, la Scuola Edile, gli enti gestori dei centri di accoglienza (consorzio Oscar Romero e cooperativa Dimora d’Abramo) e i servizi sociali dei comuni della provincia, all’esito del quale è stato definito il progetto didattico, che si svolgerà da maggio a fine luglio. Il percorso è finalizzato a formare un “manovale polivalente”, in grado di collocarsi all’interno di un’impresa edile con funzioni di assistenza alle quattro principali lavorazioni edili (carpenteria, muratura, posa, intonaco), garantendo al contempo il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Grazie all’impegno della Scuola Edile e di ANCE, per incentivare la presenza e l’attiva partecipazione al corso, alla fine è previsto, per i beneficiari che abbiano frequentato con costanza le lezioni, un tirocinio della durata di almeno un mese presso le imprese che aderiranno all’iniziativa, oltre ad un bonus di 1000 euro per chi abbia frequentato almeno il 90% delle lezioni e abbia terminato lo stage con il 100% delle presenze.

« Il lavoro – ha concluso Angieri – rappresenta uno degli assi fondanti dei percorsi di integrazione dei cittadini migranti, perché consente loro di diventare protagonisti della vita economica, sociale e culturale del Paese, nel rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione. Ringrazio quindi la Scuola Edile, ANCE, Unindustria e gli enti gestori dei centri di accoglienza che, con il supporto dei servizi sociali, hanno reso possibile l’avvio di questa importante iniziativa ».