(Sesto Potere) – Bologna – 8 febbraio 2023 – Un appuntamento senza precedenti per il Tour de France, la più importante competizione ciclistica al mondo e uno dei tre massimi eventi sportivi internazionali, che prenderà il via dall’Italia nel 2024.

Il Protocollo d’accordo per l’organizzazione del Grand Départ Florence Émilie-Romagne 2024, è stato firmato il 7 febbraio all’Ambasciata di Francia in Italia, a Roma, sede di Piazza Farnese. La Grande Partenza fissata il 29 giugno 2024, e dopo le tre tappe italiane il passaggio dal Piemonte, il 1^ luglio, prima dell’approdo in Francia.

A siglare il documento sul via della Grande  Boucle – il primo dall’Italia nella storia ultracentenaria della corsa -, sono stati il direttore del Tour, Christian Prudhomme, per ‘Amaury sport organisation (Aso)’; il sindaco di Firenze, Dario Nardella, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca (vedi foto qui nell’articolo).

A fare gli onori di casa l’Ambasciatore di Francia, Christian Masset, i cui saluti hanno introdotto la conferenza stampa che ha preceduto la firma del Protocollo, con a seguire anche gli interventi di Silvia Salis, vicepresidente del CONI, e Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione ciclistica italiana. Oltre a un messaggio del presidente del CONI Giovanni Malagò.

Il Protocollo sancisce formalmente la collaborazione fra gli organizzatori di Aso, Città Metropolitana di Firenze, Regione Emilia-Romagna e Regione Piemonte. Fissa i reciproci impegni, l’investimento complessivo – pari a 6,5 milioni di euro – e il percorso di avvicinamento alla Grande Partenza, fino alla presentazione del punto di accoglienza a Firenze (26 giugno 2024), il via della prima tappa, dal capoluogo toscano a Rimini (29 giugno), e le due successive: Cesenatico-Bologna (30 giugno) e Piacenza-Torino (1^ luglio).

Sancito anche l’impegno ad arrivare nei prossimi mesi a un documento comune sulle tante iniziative che verranno svolte nei singoli territori, collaterali al Tour: dall’attrattività dei territori stessi alla promozione del ciclismo e della mobilità su due ruote e il coinvolgimento di giovani e scuole.

Emilia-Romagna protagonista

L’Emilia-Romagna dunque protagonista dell’edizione 2024 del Tour, con le tre tappe Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna, Piacenza-Torino. Complessivamente, in Italia si correranno oltre 600 chilometri, da Piazzale Michelangelo, cuore di Firenze e del Rinascimento italiano, a Torino, prima capitale d’Italia, attraverso l’Emilia-Romagna e la via Emilia, l’antica via consolare che la attraversa da Rimini a Piacenza.

A cento anni esatti dalla vittoria di Ottavio Bottecchia, il primo italiano a conquistare il podio del Tour nel 1924, un appuntamento storico, che vuole essere anche un omaggio a grandi campioni delle due ruote come Gino Bartali, con la partenza da Firenze, Marco Pantani, a cui è dedicata la tappa che prende il via da Cesenatico, sua città natale, e Fausto Coppi, in Piemonte.

E una nuova occasione di promozione internazionale per l’Emilia-Romagna e il Paese. Secondo uno studio commissionato dalla Regione, per le prime tre tappe del Tour si possono prevedere circa 1,8 milioni di spettatori presenti in Italia, di cui oltre 730 mila in Emilia-Romagna. E circa 130mila presenze negli alberghi, la metà in Emilia-Romagna. Con un indotto diretto di 59 milioni di euro di cui 29 milioni in Emilia-Romagna, oltre all’indotto e ai benefici indiretti a livelli nazionale per ulteriori 47 milioni, con altri 13 milioni per la filiera del ciclismo.

I commenti

Cordiano Dagnoni, presidente Federazione ciclistica italiana, ha detto: “Tenere a battesimo la firma di questo protocollo di intenti, dal valore storico perché segna la prima volta del Tour de France in Italia, per la Federazione ciclistica Italiana ha un significato profondo. Perché i grandi eventi possano avere una ricaduta positiva sui territori nei quali si svolgono, questi devono toccare al cuore delle comunità, portando effettivi vantaggi in termini di servizi, economici e sociali. La ‘sostenibilità’ di una manifestazione sportiva si misura non soltanto in bilanci sani e virtuosi, ma soprattutto nell’eredità che questa è in grado di lasciare. Ringrazio per questo la Regione Emilia-Romagna, la Città metropolitana di Firenze e la Regione Piemonte che hanno dimostrato la volontà di trasformare un evento importante come la partenza del Tour in un’opportunità di promozione e diffusione del ciclismo e della bicicletta”.

Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna, ha aggiunto: “Siamo di fronte a un evento di portata storica, una straordinaria opportunità per l’Italia e lo sport italiano, raggiunta grazie alla grande capacità di fare squadra dimostrata da Istituzioni nazionali e territori. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, capacità organizzativa e accoglienza sono uno dei punti di forza di questa terra che ama lo sport, e il ciclismo in particolare, e già in altre occasioni abbiamo dimostrato di saper lavorare bene, centrando grandi obiettivi come la straordinaria edizione dei Mondiali di ciclismo 2020, organizzati in breve tempo e in piena pandemia. Senza dimenticare eventi internazionali che ormai rappresentano un appuntamento stabile, dalla Formula Uno alla Moto Gp, fino alla Coppa Davis. Siamo una vera e propria Sport Valley, che fa del binomio sport e turismo una priorità per nuovo lavoro e sviluppo sostenibile”.

Il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, accoglie con soddisfazione la firma del protocollo ufficiale per l’organizzazione del Grand Depart Firenze-Emilia Romagna Tour de France 2024 ricordando che: “domenica 30 giugno 2024 andrà in scena la Cesenatico-Bologna, proprio sulle nostra strade”.