(Sesto Potere) – Forlì – 29 luglio 2022 – Nei primi sei mesi del 2022 Hera ha conseguito un utile netto pari a 201,7 milioni, mentre le entrate raddoppiano passando da 4,17 miliardi al 30 giugno 2021 agli 8,9 miliardi del giugno 2022, con un aumento del 112,8 %. Questo aumento deriva, lo dichiara Hera stessa, dai rincari dell’energia.
“Le imprese sono in gravissima difficoltà mentre i rincari stanno portando alla disperazione migliaia di famiglie. Purtroppo Hera è stata improvvidamente trasformata in SPA e la sua finalità è il profitto e la creazione di dividendi da ripartire fra gli azionisti, tra i quali tutti i comuni della Romagna e molti dell’Emilia, dove, in molti casi opera in sostanziale regime di monopolio. È in mano alla SPA la decisione degli investimenti e non ci pare che siano stati privilegiati settori cruciali per la nostra vita: le reti idriche che continuano a perdere grandi quantità di acqua e i sistemi di depurazione che sono molto probabilmente i responsabili, assieme al riscaldamento globale e in particolare delle acque, della chiusura alla balneazione di 28 spiagge, a causa delll’eccessiva presenza di colibatteri. Hera ha speso importanti risorse per il cambio dei contatori, evidentemente per lei più interessanti del miglioramento tecnologico dei depuratori”: il commento è di Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi , co- portavoce Europa Verde Forlì Cesena.

“Visto che la misurazione puntuale dei consumi sarebbe utile al risparmio e per la verifica delle perdite, perché questi dati non sono quotidianamente inseriti sulle app per smartphone a disposizione dei cittadini, per evitare sorprese e controllare meglio i consumi? Andrebbe contro l’interesse di aumentare le vendite e le bollette?”: domandano i due esponenti Verdi.
“Il vantaggio della tecnologia dovrebbe essere condiviso anche con i cittadini, non limitato all’automazione delle fatturazioni. Siamo di fronte ad una situazione di profonda ingiustizia sociale senza precedenti: mentre il paese si impoverisce di fronte all’aumento dei prezzi energetici abbiamo chi si arricchisce. I cittadini piangono e Hera si spartisce gli utili”: lamentano Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi.
Dopo queste considerazioni i Verdi di Forlì Cesena chiedono ai sindaci di fare sentire la loro voce e anche il peso delle loro quote azionarie in Hera e chiedono che i profitti della multiutility vengano restituiti a famiglie e imprese “per dare loro modo di superare questo drammatico periodo storico”. Infine, i Verdi chiedono che vengano privilegiati, coi prossimi investimenti, la riqualificazione del sistema di depurazione, insieme con la sostituzione delle reti acquedottistiche per lo più “obsolete e piene di buchi”.