(Sesto Potere) – Forlì – 22 aprile 2022 – Con una nota la dirigenza del Gruppo Nisi di Forlì, azienda leader del settore del mobile imbottito, replica ufficialmente alle accuse “di indisponibilità al dialogo” che Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil le organizzazioni sindacali confederali dei lavoratori e delle lavoratrici nei giorni scorsi avevano sollevato con un comunicato congiunto pubblicato dai mass media locali che riferiva anche di “un’ adesione del 100% dei dipendenti all’assemblea di fine marzo”.
L’azienda – con un comunicato inviato ai mass media – dice di apprendere “con estrema amarezza” la versione dei fatti propagata in quell’occasione dai sindacati e respinge con fermezza quelle che considera “gravi insinuazioni mosse a danno dell’azienda”. In particolare quando i sindacati hanno parlato di: “veri problemi organizzativi e di sicurezza” “che attualmente impediscono di raggiungere proprio quegli obiettivi richiesti dai vertici della fabbrica” . “Obiettivi invece che sono stati da tempo valutati e condivisi, nella loro determinazione, con la RSU e le Organizzazioni Sindacali Territoriali”: afferma la dirigenza del Gruppo Nisi che ribadisce dunque che quelle a lei rivolte dai sindacati: “sono accuse ingiuste e diffamatorie che non possono essere accettate, anzi avrebbero meritato sin da subito una risposta inequivocabile da parte dell’azienda, così negativamente dipinta”.
L’intero Gruppo Nisi – nel merito – ricorda che: “è da tempo impegnato in investimenti costanti e cospicui, diretti a migliorare ed innovare la qualità del prodotto e, in primis, le condizioni dei lavoratori, per raggiungere elevati livelli di sicurezza e di corretta organizzazione aziendale, coerentemente con l’etica che caratterizza da sempre l’intero Gruppo Nisi. E’ quell’etica che ha contraddistinto l’azienda sin dal suo esordio, avvenuto esattamente cinquant’anni fa. Un successo reso possibile anche grazie ad un territorio virtuoso, come quello forlivese, e alla collaborazione delle decine di lavoratori e lavoratrici ai quali mai sono stati richiesti tempi e ritmi lavorativi usuranti, ma il solo impegno produttivo. Un impegno concordato con le organizzazioni sindacali siglato dalle parti con l’accordo del 2015, che vede troppo frequentemente gli indici produttivi al di sotto degli obiettivi concordati. Si tratta – ribadisce sempre il Gruppo Nisi nel comunicato – di una situazione grave a cui bisogna porre rimedio prontamente per evitare che produca pesanti ricadute sull’andamento economico dell’azienda e quindi inevitabili ripercussioni negative sull’occupazione, soprattutto nel territorio forlivese”.
“Per tali ragioni l’azienda ha manifestato alle organizzazioni sindacali la necessità del rispetto degli accordi assunti e la propria disponibilità ad incontrarle nell’ambito di un dialogo costruttivo, ecumenico che, senza preclusioni, comprenda le varie istanze di tutti i soggetti, imprenditore, lavoratori e lavoratrici, che contribuiscono all’attività ed al buon andamento dell’azienda, per il superiore interesse collettivo, e non limitato a richieste unilaterali. Un percorso mai negato dal Gruppo Nisi che rimane anzi aperto al dialogo, purché veritiero e costruttivo”: conclude la nota del Gruppo Nisi.