(Sesto Potere) – Roma – 7 settembre 2022 – Nuovo balzo per i prezzi alla pompa del gasolio, con il diesel che nell’ultima settimana è volato a 1,838 euro/litro, superando nettamente il prezzo medio della benzina pari 1,746 euro/litro. Lo denuncia il Codacons, commentando i dati settimanali diffusi il 6 settembre dal Mite.
Secondo i dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica appena pubblicati, il prezzo della benzina in modalità self service scende a 1,747 euro al litro mentre il gasolio sale a 1,838 euro al litro.
I listini del gasolio – analizza il Codacons – stanno registrando un repentino aumento, al punto che il gasolio è aumentato del 15,8% solo da inizio anno, con una crescita del +22,2% rispetto allo stesso periodo del 2021 e un pieno che costa oggi 16,7 euro in più su base annua.

“Da quando è iniziata la guerra, se un litro di benzina costa ora oltre 10 cent in meno, con una flessione del 5,6%, pari a un risparmio di 5 euro e 17 cent per un pieno da 50 litri, il gasolio, nonostante il taglio del Governo di 30,5 cent, resta a livelli ancora maggiori a quelli pre-conflitto, quasi 12 cent al litro, con un balzo del +6,7%, pari a 5 euro e 80 cent a rifornimento. Una vergogna!”: afferma invece Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori sulla base dei dati del Mite.
“Rialzi dei prezzi che avranno effetti pesantissimi per le famiglie, perché oltre ad aggravare la spesa per i rifornimenti determineranno ulteriori aumenti dei listini al dettaglio a causa dei maggiori costi di trasporto – denuncia il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Il taglio delle accise disposto dal Governo non appare più sufficiente, e per evitare il collasso della nostra economia è necessario bloccare i prezzi di benzina e gasolio alla pompa, in modo da contenere l’inflazione e alleggerire la spesa delle famiglie”: conclude Rienzi.