(Sesto Potere) – Gambettola – 23 marzo 2023 – Lunedì 20 marzo a Gambettola si è svolta l’ultima seduta del consiglio comunale. Il consigliere di minoranza, Emiliano Paesani, della Lista civica Sicuramente Gambettola, ha presentato tre interrogazioni all’Ordine del Giorno. Prevalente il tema della sicurezza.

“Finalmente dopo due mesi” annuncia Paesani “abbiamo ricevuto risposta sul tema della sicurezza della Scuola Secondaria. Risposta deludente: la scuola non è sicura.” In seduta di consiglio l’ing. Massari ha riportato una verifica di vulnerabilità sismica del 2016, svolta su incarico del sindaco precedente, Roberto Sanulli. In questa verifica tecnica l’ing Massari stesso ha dichiarato che “la struttura non risulta adeguata alla normativa attuale per ciò che riguarda il suo comportamento nei confronti dell’azione sismica.”

“E nonostante questa criticità urgente” sottolinea Paesani “l’Amministrazione Comunale non è mai intervenuta con una riqualificazione dell’edificio. Ha perso i finanziamenti del PNRR perché ha presentato un progetto su un terreno non edificabile e senza avere motivi validi per delocalizzare. Come minoranza avevamo proposto la riqualificazione dell’edificio esistente, anziché costruire una scuola nuova su un terreno verde. Ci è stato risposto dal sindaco che “era una scelta non conveniente”. Abbiamo quindi approfondito: uno studio di fattibilità del 2020 dell’ing. Zamagni ha stimato un costo di 2.900.000 euro per l’adeguamento dell’edificio attuale, compreso di costi per lo spostamento delle classi per almeno due anni. Si aggirava intorno ai 4.500.000 la spesa per realizzare una nuova scuola, con una differenza di 1.600.000
euro. Se si considerano i costi sensibilmente lievitati in questo periodo, che hanno portato il preventivo per la scuola nuova a più di 7.000.000 di euro, lo scarto aumenta ulteriormente salendo almeno a più di 2.000.000 di euro, che evidentemente al sindaco sembrano una cifra poco significante.”

la sindaca Letizia Bisacchi

“Contestiamo la scelta politica della Giunta del sindaco Bisacchi che ha condannato Gambettola ad avere ancora per almeno qualche anno una scuola non sicura, inadeguata e senza nessun finanziamento per affrontare la situazione, come invece stanno facendo quasi tutti
gli altri comuni del territorio.”: è il pensiero di Paesani.

Nel corso della stessa seduta il consigliere della Lista civica Sicuramente Gambettola ha presentato un’interrogazione che evidenzia la situazione di degrado in cui versa la stazione di Gambettola: ammassi di laterizi e altri rifiuti, lastre di marmo delle scale divelte o fissate in modo precario, cavi elettrici esposti, ascensore non agibile con lavori che sembrano fermi da tempo.

Riporta Paesani: “Con grande soddisfazione, a seguito della nostra interrogazione, l’Amministrazione comunale ha incontrato i delegati di Ferrovie dello Stato definendo un accordo nuovo ed aggiornato per la manutenzione e la pulizia della stazione, in modo che vengano ripristinate le corrette condizioni di sicurezza e decoro di un ambiente frequentato per lo più da tanti giovani studenti, che si recano alle scuole superiori.”

Infine, ancora in tema di sicurezza, Emiliano Paesani ha raccontato che: “Domenica 5 marzo in orario di chiusura del cantiere di Piazza Pertini, una persona, in maniera estremamente disinvolta è entrata all’interno dell’area vietata ai non addetti, fermandosi ad osservare l’avanzamento dei lavori. Questo episodio pone un’importante questione di pericolo, in quanto probabilmente la recinzione non è
adeguatamente fissata e chiunque potrebbe accedervi, anche minori. E ci siamo anche chiesti se la persona, effettivamente nota in paese, fosse stata delegata da qualcuno, tale è stata la disinvoltura con cui si è introdotta e si aggirava nell’area…”

In risposta all’interrogazione presentata dalla Lista civica Sicuramente Gambettola che chiedeva lumi sulla vicenda, l’assessore competente Ivano Piraccini ha riferito di “aver segnalato l’accaduto al tecnico responsabile e alla ditta appaltatrice, in modo che non si verifichino più episodi simili.”
“Nella speranza che non si verifichino più davvero”: chiosa e conclude Emiliano Paesani.