(Sesto Potere) – Forlì – 16 agosto 2022 – Il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, ha proposto di candidare a patrimonio Unesco l’area di viale Libertà (meglio conosciuta come: la zona del ‘viale della stazione’ ) per il suo assai rilevante valore architettonico.
“La trovo un’idea suggestiva, anche perchè l’architettura razionalista trova in Forlì – e nel suo comprensorio – qualcosa di unico. Non a caso, del resto, Forlì a altri comuni del comprensorio aderiscono ad Atrium, la rotta culturale europea dedicata alla valorizzazione dell’architettura dei regimi totalitari. Una vocazione europea naturale, dunque, e se il sindaco deciderà di lavorare concretamente nella direzione proposta, non potrà che trovarmi e trovarci al suo fianco. Tuttavia, ritengo che per ambire a questo titolo serva un progetto ambizioso, capace di coinvolgere tutto il territorio”: afferma in una nota il deputato di Italia Viva Marco Di Maio.
“Perciò credo sia propizio questo tempo per candidare Forlì e la sua provincia di Forlì-Cesena a capitale italiana della cultura. Un riconoscimento più abbordabile e per il quale è necessario elaborare un progetto culturale di valorizzazione del proprio patrimonio, delle professionalità, degli operatori culturali e delle associazioni attive sul territorio. Forlì ha dimostrato in questi anni, grazie alle grandi mostre e al conseguente stimolo allo sviluppo di iniziative culturali, di avere le carte in regola per guidare una candidatura di questo tipo.”: aggiunge Di Maio.

“Assieme al comprensorio cesenate, poi, si potrebbe costituire un progetto di vastissima portata che va da perle di rango eccelso come la Biblioteca Malatestiana e le grandi mostre del San Domenico (pluripremiate a livello internazionale) fino ai tesori del nostro entroterra appenninico e molto altro. Quello che finora è sempre mancato, però, è un progetto complessivo che unisca tutto ciò in un’unica visione di prospettiva e di valorizzazione; che sarebbe, invece, il requisito fondamentale per candidarsi al titolo di capitale italiana della cultura. Un lavoro prodromico per la candidatura a patrimonio Unesco.”: continua il deputato di Italia Viva.
“Se non ci prova una provincia che da oltre un decennio riesce a organizzare mostre capaci di arrivare anche ad oltre 100mila visitatori e che già vanta siti di valore planetario come la Malatestiana a Cesena; che organizza eventi di richiamo internazionale; che gode della presenza di campus universitari d’eccellenza e corsi di laurea tra i migliori del Paese; che conta su un comprensorio che va dalla montagna fino al mare con monumenti, storie e giacimenti di grande valore; che presenta siti storici che hanno segnato la storia del Novecento con un’architettura ancora presente e ben conservata, unica al mondo; che possiede siti naturalistici unici e inseriti nelle liste Unesco, come le Foreste Casentinesi; che possiede prodotti eno-gastronomici di impareggiabile qualità; se non ci prova – dicevo – un territorio con tutto questo e molto altro, chi deve provarci? Con un po’ di orgoglio, ambizione e unità di intenti, ce la potremmo fare. E allora lavoriamo insieme su questo. Io sono pronto a fare la mia parte con tutti quelli che ci stanno, indipendentemente dal colore politico, come del resto ho sempre fatto.”: conclude Marco Di Maio.