(Sesto Potere) – Forlì – 7 giugno 2022 – Il nuovo Piano Regionale della gestione dei Rifiuti non prevede la chiusura entro il 2027 di nessuno dei due inceneritori forlivesi, nemmeno quello di rifiuti urbani di Forlì come invece era stato chiesto quasi all’unanimità dal Consiglio Comunale forlivese a luglio del 2021 e come era stato prospettato dall’allora assessore regionale Paola Gazzolo e dal governatore Bonaccini nel 2015 in trasferta nella nostra città. “La Regione punta a chiudere uno dei due impianti e avvieremo una riflessione sulla sostenibilità della compresenza di due termovalorizzatori con l’obiettivo di arrivare a uno solo dopo il 2020”: aveva detto all’epoca l’assessore Gazzolo.

“E invece, nonostante gli importanti risultati ottenuti dal territorio forlivese con la raccolta porta a porta e l’applicazione della tariffa puntuale attuata da Alea Ambiente, che hanno consentito al bacino forlivese di andare oltre agli obiettivi previsti dal piano regionale per il 2027, già nel 2021, la Regione vuole nuovamente punirlo perché non prevede la chiusura dell’inceneritore entro il 2027″: si lamenta il Taaf-Tavolo delle Associazioni Ambientaliste forlivesi che ricorda come attualmente vengano riciclati oltre il 90% dei rifiuti urbani, promuovendo Forlì a Comune virtuoso e proprio per questo il territorio forlivese dovrebbe essere premiato. Invece… nulla.

“E’ vergognoso che un Comune come Forlì, ritenuto appunto virtuoso, debba subire l’inquinamento di ben 2 inceneritori, bruciando in quello urbano di Hera anche i rifiuti provenienti da Ravenna e Cesena, dove non viene effettua la raccolta porta a porta con tariffa puntuale: si deve prevedere una data in cui anche in questi Comuni venga adottato questo modello.”: insiste il Taaf.

La Regione Emilia-Romagna entro luglio dovrà approvare il nuovo piano dei rifiuti 2022-2027. Ed è lo stesso Taaf a riepilogare la storia.

A gennaio è stata presentata la proposta della Regione a cui si potevano presentare osservazioni. Ne sono arrivate 341 fra cui quella del Comune di Forlì. Dopo l’analisi della commissione addetta a valutare le osservazione ne sono state ritenute idonee solo 23 e parzialmente 89 L’assessore all’ambiente regionale, Irene Priolo, il 9 maggio ha presentato all’assemblea legislativa la nuova proposta del piano rifiuti in cui si afferma che entro il 2027 non verranno spenti gli inceneritori, nemmeno quello di Forlì. E invece verranno chiuse le discariche (ne resteranno solo 2: Imola e Finale Emilia).

Adesso l’assemblea legislativa regionale ha tempo fino a luglio per valutare la proposta, apportare modifiche e votarla.

A luglio 2021 il Consiglio Comunale di Forlì approvò un atto sulla gestione regionale dei rifiuti urbani, in cui si prevedeva l’ exit strategy dall’incenerimento e la conseguente chiusura dell’inceneritore di rifiuti urbani del gruppo Hera.

Il Consiglio regionale aveva approvato nel 2019 all’unanimità di promuovere, in tutta la Regione modelli per l’incremento delle filiere del riciclo e a prevedere, nell’ambito del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (2022-2027) la chiusura dell’inceneritore forlivese.

Lo stesso presidente Bonaccini, nella seduta del Consiglio Regionale, tenutosi eccezionalmente a Forlì il 29 ottobre 2015, si era già impegnato, di fronte all’ Amministrazione Comunale e alla cittadinanza forlivese, di chiudere almeno uno dei 2 inceneritori di rifiuti presenti sul territorio.

“La contraddittoria proposta della Giunta Regionale risulta perciò inspiegabile e grave di fronte a tutti ed in particolare ai cittadini forlivesi, anche perché la decisione del consiglio regionale del 2019 contiene tutti gli elementi di una politica regionale coerente con gli indirizzi europei di economia circolare e tali da giustificare le proposte avanzate dal Comune di Forlì. L’Assessore Priolo avrebbe dovuto tenere presente nella formulazione della nuova proposta sul piano rifiuti degli impegni presi dal Presidente Bonaccini e dall’Assemblea Legislativa negli scorsi anni e le proposte avanzate dal territorio forlivese nel 2021. I cittadini Forlivesi che si impegnano a creare meno rifiuti e a gestirli correttamente devono essere premiati”: è l’invocazione finale del Tavolo delle Associazioni Ambientaliste forlivesi che lancia un accorato appello al presidente regionale Bonaccini chiedendogli: “se intenda mantenere fede alle sue promesse, pensiamo sia anche una forma di serietà da parte della classe politica”.