(Sesto Potere) – Forlì – 16 febbraio 2023 – Tra i record di Gino Bartali ce n’è uno inedito per un ciclista che è stato realizzato in questi giorni, a Forlì, a quasi 23 anni dalla sua scomparsa. Si tratta di un record “pedagogico” perché, grazie a un innovativo progetto didattico dell’Istituto comprensivo n. 5 “Tina Gori”, oltre 500 tra giovanissimi alunni delle scuole primarie Livio Tempesta e Pio Squadrani e della scuola Mercuriale, si sono confrontati con la vita del “Gino nazionale”. 

Un esempio straordinario in grado testimoniare tanti fattori positivi, dal successo conquistato attraverso il sacrificio al valore del rispetto umano e dell’umiltà. 

Seguendo il suo percorso biografico, infatti, ci si misura con i trionfi ottenuti nelle massime competizioni di ciclismo tra gli anni Trenta a gli anni Quaranta ed anche con azioni eroiche delle quali non volle mai parlare, come il salvataggio di persone di cultura e religione ebraica durante la seconda guerra mondiale che gli valsero il riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni”. 

Il progetto denominato “Il bene si fa e non si dice” trae ispirazione da una frase di Bartali ed è stato sviluppato nel corso di diversi mesi all’interno delle classi ed è culminato con un grande incontro alla presenza di Gioia Bartali, nipote del campione. 

La lezione speciale si è svolta al Palazzetto dello sport dei Romiti, al cospetto di una tribuna gremita di ragazzi, docenti e familiari. Presenti il Sindaco Gian Luca Zattini e l’Assessore alle politiche educative Paola Casara. Ad esprimere piena soddisfazione per il bilancio del progetto sono la Dirigente scolastica Daniela Bandini e le Coordinatrici, la professoressa Giorgia Picchi e la maestra Gabriella Casadei. 

“Questa straordinaria esperienza – ha sottolineato la Dirigente – rappresenta una colonna portante del programma di Educazione Civica, dedicato alla legalità ed alla trasmissione dei valori di giustizia e solidarietà rivolto ai bambini e ai ragazzi del nostro istituto comprensivo. La presenza di Gioia Bartali, oltre ad essere motivo di un grande onore per la scuola, ha permesso agli studenti di misurarsi realmente con un nonno, il suo nonno. Un nonno speciale che ha salvato vite umane, ha aiutato chiunque fosse in difficoltà, ha seminato quotidianamente valori positivi senza dirlo, senza chiedere nulla in cambio, senza farsene vanto”. Bambini e ragazzi hanno ascoltato in silenzio le parole della nipote che ha raccontato aneddoti del nonno nello sport, nella generosità, nella sua profonda fede cattolica. Lo scopo del progetto è stato quello di partire dalla conoscenza del campione per apprezzarne poi le “imprese di umanità” messe in pratica soprattutto nel terribile periodo della seconda guerra mondiale. 

“Gioia Bartali – affermano le insegnanti – ha parlato ai giovani con immenso rispetto e delicatezza della sua figura sia pubblica che privata. Un’esperienza molto intensa per i partecipanti che hanno potuto riflettere sull’importanza della solidarietà e dei piccoli gesti di aiuto che si compiono ogni giorno all’interno delle comunità: un grande esempio ed insegnamento di civiltà sia di ieri che di oggi”. L’evento conclusivo del progetto è stato realizzato in collaborazione con Comune di Forlì ed i Quartieri del territorio, in particolare, il Quartiere Romiti che grazie a tanti volontari ha reso possibile l’organizzazione dell’incontro al Palazzetto dello sport che, per l’occasione, si è colorato di disegni e messaggi. Un omaggio particolare è stato tributato anche al compianto Ercole Baldini, il grande ciclista forlivese scomparso pochi mesi fa. Il fratello Bruno ha infatti fatto dono alla famiglia Bartali del libro a lui dedicato nel quale è riprodotta una fotografica che immortala i due campioni insieme.