(Sesto Potere) – Forlì – 20 giugno 2022 – Presentato questa mattina al San Domenico il progetto di riqualificazione funzionale di Palazzo Talenti-Framonti. Presenti: il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Maurizio Gardini, il vice presidente della Fondazione e direttore delle grandi mostre della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Gianfranco Brunelli, e Carla Icardi, direttore divisione food presso MNcomm/Mondi in Comunicazione (foto nell’articolo).

La prima notizia è che il Palazzo Talenti-Framonti (già Palazzo del Credito Romagnolo, oggi di proprietà Fondazione Cassa dei Risparmi), uno dei palazzi storici più rappresentativi di Forlì che si affaccia sulla centralissima piazza Aurelio Saffi, diventerà “Casa Romagna”, sarà: “una koinè accogliente e armonica che integrerà gli stili di vita e coinvolgerà la popolazione”, valorizzando “le caratteristiche uniche del territorio, riconosciute a livello nazionale e internazionale”, nell’obiettivo di essere un “hub unico a livello nazionale sia sul fronte dei contenuti sia sul fronte della molteplicità e qualità dei soggetti coinvolti e delle attività presentate”.

Le individualità saranno legate tra loro da un filo contenutistico (il territorio, appunto) e valoriale in un’ottica di eco-sostenibilità
concreta edi inclusione sociale.

Quattro gli asset principali del progetto: la formazione, la promozione e vendita, le attività culturali e la ristorazione.

Gli attori che saranno coinvolti? Innanzitutto Casa Artusi, e poi le cooperative sociali (per l’attività di formazione), le aziende e le imprese del territorio (per la promozione e vendita dei prodotti); gli Enti culturali (dal Museo alla Pinacoteca) per le attività ed i progetti culturali e i ristoratori e gli operatori del cibo (per l’attività di ristorazione) puntando all’eccellenza.

Il giro d’orizzonte è l’area vasta Romagna.

Concretamente : ci sarà un ristorante, un dehor su piazza Saffi e nel cortile interno spazio agli incontri culturali, mentre ai piani superiori mostre in sinergia col San Domenico. Si coinvolgeranno i giovani, con spazi dedicati agli universitari.

Il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Maurizio Gardini , ha spiegato che si tratta di: “Una vera e propria sfida per la Fondazione. Non si tratta di un’operazione per ‘fare reddito’. Non è un’operazione commerciale…”. E lo ribadisce ricordando la conclusione “drammatica” della vicenda Eataly, e la chiusura dello store nella primavera del 2021, prima che si insediasse l’attuale vertice della Fondazione.

il Palazzo Talenti-Framonti

“Ci siamo presi tempo per la riflessione. – ha spiegato Gardini – Abbiamo coltivato il pensiero che quel palazzo dovesse raccontare Forlì e la sua storia non soltanto ai forlivesi ma anche ai tanti visitatori che arrivano in città per visitare le grandi mostre, decine di migliaia di persone che spesso non trovano altro motivo per venire qui. Questo pensiero è stato affidato ad una società esperta. Abbiamo ragionato sul fatto che prima si dovesse stabilire un concept e poi parlare di apertura. Ragionare su cosa vuol essere quel luogo prima ancora di sapere chi lo occuperà”.

“Abbiamo scelto la strada più difficile – ha ribadito più volte il presidente della Fondazione Gardini – ma vogliamo cercare di costruire qualcosa che vada oltre la ristorazione, che vada oltre la semplice ‘messa a reddito’, anche per e responsabilità che ha la Fondazione: non è compito della Fondazione fare impresa. C’è la necessità di dare un segnale”.

Oggi – dunque – la Fondazione ha fornito i primi particolari del progetto, c’era attesa in città per conosce le sorti di Palazzo Talenti-Framonti, nei mesi scorsi di è parlato di un ritorno alla vita entro la fine del 2022.

“Non mi sbilancio sull’apertura e non faccio pronostici, ma sentiamo però la responsabilità di fare presto, senza escludere la possibilità di ripartire a step”: è il commento conclusivo di Maurizio Gardini