(Sesto Potere) – Forlì – 4 aprile 2022 – A Forlì il Comitato di cittadini di via Fabbretti segnala nuovamente il problema dell’afflusso giudicato “incontrollato” di persone che accedono ai locali del Centro di preghiera ex Afaf, nei pressi di via Ravegnana. Domenica sera sarebbero stati contati almeno 280 fedeli che hanno affollato l’accesso ai locali del capannone che aveva originariamente destinazione artigianale rendendo “intransitabile la via”. Si sarebbe trattato di un vero e proprio “sovraffollamento del luogo e delle adiacenze”.
Il Comitato, dopo due anni di relativa calma dovuta dallo stato di emergenza sanitaria, segnala un ritorno agli “afflussi disordinati” che negli anni scorsi avevano sollevato accese polemiche tra i residenti e i politici dei due maggiori schieramenti.
E a finire nel mirino del Comitato questa volta è la Giunta comunale di centrodestra guidata da Zattini accusata di non aver previsto il fatto e non aver fatto controllare – attraverso gli organi comunali a ciò deputati – gli afflussi garantendo il transito ai residenti, pur nel consapevolezza di tutti che in periodo di Ramadan e con l’allentamento delle misure anti-Covid (a partire dalle restrizioni anti-assembramento) i disagi lamentati erano “facilmente prevedibili”.
Con il Comitato di cittadini di via Fabbretti che rimprovera all’ Amministrazione comunale – che pure nel 2021 aveva promesso “attenzione alta” sul problema – una qual “inattitudine” oggi nell’affrontare fenomeni così problematici.

A stretto giro si registra l’intervento del vicesindaco di Forlì Daniele Mezzacapo che in una nota scrive: “L’appello lanciato dal Comitato di cittadini di via Fabbretti relativamente all’elevato afflusso di fedeli al piccolo centro di preghiera islamico nei pressi di via Ravegnana, ci trova pronti e decisi a far sì che non si verifichino assembramenti, né comportamenti illegali”.
“Ho immediatamente allertato la Polizia Locale – prosegue Mezzacapo – convocando il Vicecomandante della Polizia Locale di Forlì Andrea Gualtieri e chiedendo che con tempestività vengano svolti sopralluoghi e controlli per verificare il rispetto o meno delle normative anti-Covid ancora in vigore e, più in generale, l’uso a fini religiosi dell’immobile secondo quanto prescrive la disciplina urbanistica”.
“Tengo a sottolineare – conclude Mezzacapo – che la nostra ferma determinazione nel chiedere immediati controlli è mirata esclusivamente a tutelare la legalità, la sicurezza e la fruibilità della via a beneficio di tutti i cittadini, a cominciare dai residenti. E’ una questione di giustizia e rispetto”.