(Sesto Potere) – Forlì – 5 ottobre 2022 – L’anno scorso l’amministrazione comunale aveva stanziato un budget pari a più di 550mila euro per le luminarie natalizie. Non senza uno strascico di polemiche anche politiche per una cifra ritenuta dalle opposizioni “troppo onerosa”.

Quest’anno la giunta del sindaco Zattini ha calcolato un risparmio e da quanto trapelato informalmente dall’assessore al Centro Storico Andrea Cintorino con le categorie economiche cittadine – s’è tenuto conto dell’emergenza (inflazione, caro energia, gli effetti della guerra in Ucraina e l’aumento dei costi in generale, ndr) che tutti stiamo vivendo – la spesa complessiva per ravvivare la città fra le feste di Natale e la Befana sarà di quasi 365mila euro. Video mapping (vedi foto a lato) e luminarie incluse.

videomapping ph Stark Multivision Design

I dettagli verranno chiariti in una conferenza stampa che si svolgerà tra qualche settimana.

Ma già si registrano i primi commenti.

Le prime perplessità. Quelle espresse da Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi, co-portavoce di Europa Verde Forlì-Cesena, (nella foto in alto), che in una nota scrivono: “In questi giorni si susseguono notizie di esercizi commerciali costretti ad abbassare le serrande a causa dell’aumento dei costi energetici, e le famiglie sono terrorizzate dalle bollette che si preannunciano. In questo scenario il Comune annuncia una spesa di 364 mila euro tra Natale e Befana di video mapping e luminarie. Già anno scorso segnalammo l’enormità dello spreco di denaro pubblico e di energia, in un momento già critico dal punto di vista economico delle famiglie. Vedere riconfermato, seppur con una riduzione, questo enorme sperpero nonostante la guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica è sicuramente ancora più grave”.

“Con una spesa inferiore si poteva comunque garantire una serie di iniziative non energivore, favorire l’artigianato ed il commercio del nostro centro storico, aiutare con buoni spesa da dedicare alle attività locali le famiglie più bisognose. A tal proposito ci pare necessario che i Comuni che hanno quote di Hera si impegnino ad abbassare il più possibile i costi per le famiglie e le imprese loro utenti, invece di ripartirsi gli utili in aumento a causa dei profitti extra che derivano dall’ aumento dei ricavi. Sarebbe un doppio schiaffo nei confronti di chi è già in difficoltà o è preoccupato per l’enorme aumento dei costi”: concludono i due co-portavoce di Europa Verde Forlì-Cesena.