(Sesto Potere) – Forlì – 14 novembre 2022 – Il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, è intervenuto oggi, in avvio di seduta del consiglio comunale, introdotto dalla presidente del consiglio Ascari Raccagni Alessandra, per comunicate la nuova composizione della giunta con l’ingresso degli assessori: Marco Catalano che avrà le deleghe di: affari legali e contenzioso, rapporti con il consiglio comunale, Piano nazionale di ripresa e resilienza e politiche agricole, e Barbara Rossi che sostituisce Rosaria Tassinari (eletta in parlamento, alla Camera dei deputati, ndr) ed eredita le medesime deleghe di: welfare; politiche per la famiglia; pace e diritti umani.

“Ai nuovi assessori auguriamo: ‘buon lavoro’. Avremo modo di rappresentare la loro posizione, le loro iniziative. Quello che mi sembra utile ricordare per il consiglio è che questo è un arricchimento della giunta, non ci sono modifiche della nostra linea amministrativa e questo sarà l’obiettivo di questo mandato amministrativo. Ringrazio soprattutto Rosaria Tassinari che ha avuto un incarico importante, prestigioso. E ringrazio e auguro buon lavoro ai nuovi assessori che con noi faranno squadra e avranno come unico obietto il bene comune, il bene della nostra città”: ha detto il sindaco Zattini.
A seguire, s’è svolta la surroga da consigliere del neo assessore Marco Catalano con l’insediamento in sua vece di Fabrizio Ragni, primo dei non eletti, che si unirà nei banchi di Fratelli d’Italia a: Emanuela Bassi e Damiano Bartolini.
Il nuovo assetto è stato commentato con una nota congiunta dai gruppi consiliari di PD Forlì e Forlì e Co., assieme all’Unione territoriale forlivese del Pd ed Articolo Uno Forlì.

“Dopo oltre un anno di tira e molla e giochi di potere e non senza ulteriori scricchiolii all’interno della propria maggioranza – scrivono gli esponenti del centrosinistra – , il sindaco Zattini ha proceduto al rimpasto della propria Giunta, tramite la nomina di due assessori espressione dell’ala destra di ispirazione post-fascista della coalizione. L’ingresso di Catalano e Rossi rappresenta un innegabile spostamento ulteriormente a destra della giunta del Comune di Forlì, che inizialmente era stata ‘venduta’ ai cittadini come moderata. Nei fatti, come più volte sottolineato da Fratelli d’Italia, il governo della città e persino la stessa ricandidatura del sindaco è oggi nelle mani della destra, che ha preteso e ottenuto il riconoscimento in giunta del proprio peso politico. Solo così si può comprendere un “teatrino” andato in scena per mesi, senza neppure far finta che alla base della discussione vi fosse qualche tema politico di fondo o divergenza rispetto alle scelte migliori per l’interesse della città”.
“Rimpasto dunque, ma senza nessun contenuto politico. Di fatto, anche dopo questo rimescolamento delle carte, non c’è all’orizzonte alcun cambio di passo, non si parla di progetti per il futuro della città. Eppure le questioni da risolvere non mancano di certo! Dalla necessità di ripensare il piano per il commercio (un tema su cui la giunta non potrà all’infinito cavarsela dando la colpa “a quelli di prima”) alla definizione delle linee strategiche di sviluppo della città che dovranno far parte del nuovo Piano urbanistico generale (che Forlì è ormai uno dei pochi comuni della Regione a non avere predisposto), all’avvio del “biciplan”, un piano, complessivo e partecipato dai cittadini, per rendere la nostra una città all’avanguardia sul tema della mobilità “lenta”.”: aggiungono: i gruppi consiliari di PD Forlì e Forlì e Co., l’Unione territoriale forlivese del Pd e Articolo Uno Forlì.

“Ciò che è stato fatto sino ad ora sono solo provvedimenti effimeri e molto costosi (per esempio le luminarie natalizie), senza nessuna capacità di incidere sulla vita quotidiana delle persone. Persino sul tema che oggi rappresenta l’emergenza di più drammatica attualità, la crisi economica ed energetica, sono mesi che aspettiamo inutilmente provvedimenti dall’Amministrazione”: insistono le forze politiche del centrosinistra.
“Le divisioni politiche della maggioranza – elenca il centrosinistra – , che hanno rallentato di un anno la conclusione del rimpasto, si continuano peraltro a manifestare ogni giorno nella prolungata latenza nella nomina degli amministratori e dei dirigenti delle società partecipate, che pure devono fornire servizi essenziali alla collettività”.
“Non possiamo inoltre dimenticare che le due forze politiche che oggi entrano in giunta, appena sei mesi fa hanno presentato e votato una mozione di sfiducia contro l’assessore Melandri per il patrocinio concesso alla ‘Festa delle famiglie arcobaleno’, il che alimenta anche il fondato timore di un ulteriore arretramento della nostra città sul tema dei diritti civili. Altrettanto preoccupante è che una delega delicata come quella del welfare, a maggior ragione in un momento di forte emergenza sociale come quello attuale, sia stata fatta oggetto di questa spartizione politica e rischi ora di essere preda di un approccio ideologico (di cui peraltro l’Amministrazione non ha mancato di dare già prova) che potrebbe ledere il principio universalistico ed inclusivo che nella nostra città ne è sempre stata la caratteristica distintiva”: conclude la nota congiunta elaborata dai gruppi consiliari di PD Forlì e Forlì e Co., dall’Unione territoriale forlivese del Pd ed Articolo Uno Forlì.
In serata si registra la replica del gruppo consiliare Centrodestra per Forlì.

“Dobbiamo dire: ‘basta’ alle aggressioni verbali, alla violenza ideologica che sconfina anche in definizioni che riteniamo possano essere oggetto di una valutazione giuridico-legale. Questa volta i gruppi consiliari di Pd Forlì e Forlì e Co., l’Unione territoriale forlivese del Pd ed Articolo Uno Forlì hanno passato il segno, definire i due nuovi assessori della giunta Zattini: “espressione dell’ala destra di ispirazione post-fascista” è non soltanto storicamente sbagliato, ma anche nel merito: una totale falsità, irricevibile e offensiva”: così in una nota Davide Minutillo, capogruppo del Centrodestra per Forlì, la compagine che ha indicato in Barbara Rossi la nuova assessore al Welfare.
“Lei, come noi, per età e convinzioni personali e ideali… respingiamo questa etichetta appiccicata con chiaro intento diffamatorio e dunque prima di procedere per le vie legali attendiamo dagli esponenti del centrosinistra – che si sono concessi queste affermazioni in un comunicato demagogico e distruttivo – una formale rettifica e le scuse personali per ognuna delle persone del gruppo additate ingiustamente”: conclude la nota di Davide Minutillo.