(Sesto Potere) – Ferrara – 18 agosto 2022 – Gli Agenti della Polizia Postale di Ferrara hanno individuato e denunciato in stato di libertà, un uomo residente nella provincia di Lucca, per aver attuato la cosiddetta “ truffa del bancomat”.
Nello specifico, gli agenti hanno ricevuto una denuncia da parte di un cittadino ferrarese, che aveva inserito un annuncio di vendita nel portale e-commerce “www.subito.it”, di un amplificatore sonoro .
La vittima riceveva una telefonata da parte di un presunto acquirente che si dichiarava interessato all’acquisto dell’apparecchio e, dopo aver trovato l’accordo, suggeriva al venditore di recarsi presso uno sportello ATM Bancomat al fine di ottenere la somma pattuita.
Seguendo le indicazioni fornite per telefono dal presunto acquirente, il malcapitato inseriva il bancomat e dopo aver selezionato “ricarica Postepay”, digitava ingenuamente le cifre indicate dal truffatore come numero “ dell’ordine di acquisto” , per poi confermare l’importo pattuito .

A quel punto il falso acquirente, con artifizi e raggiri, convinceva la vittima che la transazione non era andata a buon fine e con notevole capacità di persuasione, induceva il venditore a ripetere nuovamente l’operazione.
Al termine, la vittima veniva rassicurata del buon fine dell’operazione e certa di aver ottenuto l’accredito della somma pattuita, solo dopo qualche ora si rendeva invece conto di non aver acquisito alcun accredito di denaro, ma di essere rimasta vittima di una truffa da parte del finto acquirente, che riusciva così a farsi accreditare la somma per un totale di euro 400,00, a fronte di un prezzo di vendita di 40,00 euro.
Il truffatore al termine della transazione si rendeva irreperibile disattivando il numero del cellulare, utilizzato nella fase di contrattazione e durante le operazioni di accredito.
Al termine delle indagini, gli agenti della Polizia Postale sono riusciti ad accertare l’identità del malfattore intestatario della carta prepagata, già gravato da numerosi e specifici precedenti di Polizia perpetrati con il medesimo modus operandi, e denunciarlo alla competente A.G..