(Sesto Potere) – Firenze/Bologna – 11 agosto 2023 – “Ringrazio la Direzione distrettuale antimafia di Firenze, il Prefetto e le Forze dell’ordine per l’operazione condotta nel capoluogo toscano che ha permesso di liberare, senza criticità per l’ordine pubblico, un immobile privato, occupato abusivamente da oltre un anno da soggetti vicini ai movimenti anarchici”:
ha dichiarato in una nota il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, commentando lo sgombero, ad opera della Polizia, e a danno di militanti del collettivo “Corsica 81”, di uno stabile in via Ponte di Mezzo, immobile già oggetto di sequestro preventivo dell’autorità giudiziaria.

I dettagli dell’operazione
Delegata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, la Questura di Firenze ha eseguito, coordinando le forze di polizia cittadine, la polizia locale ed avvalendosi inoltre delle competenze tecniche dei Vigili del Fuoco, il sequestro preventivo di un immobile in via Ponte di Mezzo, occupato abusivamente da persone riconducibili per gli inquirenti ad anarco antagonisti.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale del capoluogo toscano, si inserisce in una più ampia attività concertata con l’Autorità di Pubblica Sicurezza fiorentina e finalizzata a coniugare le esigenze investigative con quelle di ordine pubblico. Tale azione si è infatti concretizzata in breve tempo, anche con le recenti esecuzioni di analoghi provvedimenti relativi sempre ad edifici abusivamente occupati.
Nello specifico, coordinate sempre dal Questore della provincia di Firenze, Maurizio Auriemma, le forze di polizia cittadine hanno sgomberato lo scorso 19 febbraio un ex hotel in via Pistoiese, tra il 17 e il 18 giugno è stata la volta di quello in via Maragliano, il 13 luglio di uno stabile in viale Pieraccini e infine, il 26 dello stesso mese, di una struttura in via Fanfani.
Le conclusioni del ministro

Il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, ha concluso ricordando che questo intervento delle forze dell’ordine, “frutto di un impegno comune di tutte le Istituzioni, rappresenta un’azione concreta per il ripristino della legalità e il contrasto al grave fenomeno delle occupazioni di edifici pubblici e privati”.
Gli sviluppi
Ma non è tutto. Gli inquirenti sono orientati a dimostrare l’esistenza di un collegamento diretto tra lo sgombero effettuato dalla Polizia nell’ immobile in via Ponte di Mezzo, e i sabotaggi commessi nei giorni scorsi da ignoti nella tratta dell’Alta velocità ferroviaria Bologna – Firenze.
Per ultimo un’interruzione della circolazione dei treni nella galleria ‘Firenzuola’ tra Idice e San Pellegrino, in una zona di confine tra Toscana ed Emilia-Romagna, con relativi disagi e ritardi sopportati dai pendolari.
La Digos di Firenze e la Polfer toscana, coordinati dalla Questura di Firenze, avrebbero identificato l’autore dei danneggiamenti delle telecamere di videosorveglianza e di un armadietto metallico in galleria collegato ai servizi dell’Alta velocità dal quale un uomo aveva lanciato una telefonata anonima per segnalare la (falsa) presenza di una bomba a bordo di un treno.
Si tratterebbe di un ragazzo attivista dell’area anarchico-antagonista – già noto alle autorità – che dimorava proprio nei locali abusivamente occupati dal collettivo “Corsica 81”.
Le azioni teppistiche contro la Tav si spiegherebbero, dunque, con la precisa volontà dell’area anarchica e antagonista di attuare una ritorsione contro lo sgombero operato dalle forze dell’ordine nello stabile di via Ponte di Mezzo a Firenze.
Attentato alla sicurezza dei trasporti, con l’aggravante della finalità di terrorismo ed eversione, furto aggravato e danneggiamento: i reati contestati all’autore del gesto.