(Sesto Potere) – Bologna – 22 settembre 2022 – Come affrontare il caro energia? “Io credo assolutamente in una politica concreta. Perciò oggi la priorità è sicuramente intervenire sul rincaro delle bollette. Anche perché tutti oggi abbiamo paura e abbiamo il problema di pagarle e quindi immediatamente, visto che è l’unica soluzione possibile, interverrei con uno scostamento di bilancio per poi ovviamente riqualificare i rigassificatori e intervenire sulla transizione ecologica, come abbiamo indicato molto chiaramente nel nostro programma”. E’ la road map tracciata da Naike Gruppioni, candidata del terzo polo a Bologna per la Camera, nel corso di un’intervista concessa all’agenzia ‘Dire’.
Da imprenditrice, “questo per me – aggiunge – è un tema molto caro. Io ho un’azienda energivora, un gruppo industriale che consuma gas e elettricità a livelli altissimi e abbiamo già operativamente adottato delle migliorie. Innanzitutto, parlo in generale, per stabilire dove mettere le mani bisognerebbe compiere un audit energetico, cioè monitorare i consumi per capire che questi possono essere abbattuti. Questa, in generale, è un’operazione che ogni azienda dovrebbe fare”.
Per Gruppioni “oggi tutto è importante per abbattere i costi sui nostri prodotti. Innanzitutto il cambio delle lampade, che può sembrare un dettaglio, ma in realtà sostituire le lampade con quelle a led porterebbe un abbattimento dei consumi importanti”. Servono, poi, “una manutenzione predittiva e una manutenzione ordinaria di tutti i vari impianti”, suggerisce l’aspirante parlamentare: ad esempio, i sistemi di ventilazione dovrebbero essere “puliti efficientemente in quanto se un kit fosse sporco, questo porterebbe a un aumento del consumo. Oppure una cinghia rotta di qualsiasi macchinario porterebbe a uno sforzo ulteriore e a un consumo superiore”.
Quindi si dovrebbe fare “un check up della struttura e della bontà dell’impiantistica per fare una riqualificazione. Questa- sottolinea Gruppioni nel suo intervento all’agenzia Dire – è la manutenzione che dovrebbe sempre essere comunque fatta normalmente e per abbattere i consumi quotidianamente, anche indipendentemente dal costo dell’energia oggi. Poi sicuramente degli accorgimenti come i sensori sono dettagli, ma anche questo, a seconda della tipologia di azienda, può servire. I sensori di presenza sicuramente possono portare al risparmio”.
Per quanto riguarda investimenti più strutturali, “potremmo sfruttare la cogenerazione – continua la candidata del Terzo Polo – che non è altro che la produzione di caldo e freddo contemporaneamente, tramite energia. Potremmo e dovremmo assolutamente investire sul fotovoltaico, perché è la fonte a chilometro zero, nonostante non sia sufficiente”. Durante il percorso “perdiamo almeno il 20% dell’energia che acquistiamo. Quindi comunque potrebbe essere una delle soluzioni migliori.”
“Inoltre- afferma Gruppioni- potremmo anche proporre un credito d’imposta per lo stesso fotovoltaico e, invece che magari al 6%, portarlo al 20%”. Per le aziende più energivore, poi, “si stanno utilizzando gli strumenti che abbiamo a disposizione, quindi riqualifichiamo e riconvertiamo gli impianti a gpl, che è un’alternativa al metano. Questa- segnala la candidata del terzo polo a Bologna- è una ricetta che si può utilizzare. È qualcosa che potremmo fare oggi nella nostra azienda, indipendentemente dalle scelte governative e delle scelte europee alle quali giustamente dobbiamo sottostare”. In conclusione, le misure suggerite “sono alcune tra le tante che dovrebbero comunque essere compiute da ogni azienda ma- avverte l’imprenditrice- non sarebbero sufficienti a contrastare l’incredibile aumento di prezzo a cui siamo sottoposti”.