(Sesto Potere) – Forlì – 23 settembre 2022 – L’ex vicesindaco della giunta Balzani, Giancarlo Biserna, (nella foto in alto), già esponente dell’Italia dei valori e componente del Comitato Forlì per bene, interviene con una nota di commento sull’imminente appuntamento elettorale.
“Guardando e sentendo in questi giorni i leader ed i sotto-leader parlare, mi viene da piangere, parole al vento, molto superficiali e leggere ed a pappagallo. Nessuna credibilità e io mi domando: “comunque un po’ di attrazione la avranno dimostrata a qualcuno, a non tutti è consentito andare lì a fare il candidato”… Questo è un mistero, forse il loro merito è che hanno tanta piena di se … e superano la vergogna del loro proporsi e parlare a quel modo”: commenta Giancarlo Biserna. E poi l’ex vicesindaco porta a modello Massimo Bulbi del Pd: “addirittura, lo vediamo a Capocolle al cartello che dice che: “bisogna lavorare nell’interesse di Forlì e Cesena” e dimentica la sua storia, sparata a zero sul cesenate che ha fatto spendere un sacco di soldi a tutti, Stato e Regione, Anas, per realizzare il Casello più inutile dell’A14, Savignano, che ha altri 2 caselli vicinissimi. Sempre lui ha costruito a Cesena una sede di Provincia in aggiunta alla forlivese, quando le Provincie dovevano sparire. Sempre lui che voleva asfaltare mezzo forlivese e cesenate per fare una gigantesca via Emilia bis”: è il parere di Giancarlo Biserna.
“Quindi che faccio? L’istinto mi dice: “scheda bianca”, ma il cuore: “no”. Ho visto che due grandi magistrati, Roberto Scarpinato e Cafiero de Rhao sono candidati dei 5 Stelle, e sono grandi magistrati. Poi io ho fondato in Italia il Primo Comitato Mani Pulite, come posso dimenticarlo. Ma soprattutto sto vedendo che i 5 Stelle di Conte sono nuovi, motivati, hanno voglia di fare e di cambiare davvero. Mi sembra che si sia tornati al fermento per la nascita dell’Ulivo, ed a Forlì io ero tra i protagonisti. Sì, devo dare retta al cuore, un cuore che mi dice anche che: “bene o male I 5 Stelle hanno fatto la scelta di stare con i poveri e gli sfigati”. E io posso votare solo loro. Gli altri partiti, tutti di là, coi ricchi, meno ricchi ed aspiranti”: è l’invito finale di Giancarlo Biserna.