(Sesto Potere) – Roma – 4 luglio 2022 – Il quotidiano economico Il Sole 24 Ore ha pubblicato oggi la nuova edizione del Governance Poll l’indagine annuale che ‘Noto Sondaggi’ elabora sui sindaci delle città capoluogo di provincia e di regione: graduatoria in base al risultato 2022 (in %), e differenza rispetto ai voti ottenuti nel giorno dell’elezione e in confronto con il risultato del Governance Poll 2020. Un’indagine svolta dal 1° marzo al 26 giugno su un campione di 600 persone intervistate. I 26 comuni in cui il sindaco è stato eletto nel mese di giugno 2022 non rientrano nella classifica.

Le classifiche dei presidenti di Regione e dei sindaci, dicono che il “buon amministratore” deve avere buone performance e capacità di porsi alla ribalta della politica nazionale.

Zaia

“La lettura delle due classifiche, presidenti di Regione e Sindaci, fa emergere un profilo particolare del “buon amministratore” che viene identificato come tale non solo per le buone performance che i cittadini gli riconoscono, ma anche per la capacità di porsi alla ribalta della politica nazionale. Insomma, per essere apprezzati dalla popolazione bisogna avere un “doppio profilo”: da una parte si devono soddisfare i bisogni degli elettori in termini di miglioramento della qualità della vita, ma al contempo è premiata anche la capacità a superare il concetto territoriale e diventare attori principali nel dibattito politico nazionale”: spiega il quotidiano economico Il Sole 24 Ore.

“Tra i Presidenti di Regione, oltre alla prima posizione del Veneto Zaia (nella foto a lato), saldamente in testa al Governance Poll da 12 anni (cioè da quando nel 2010 conquistò la poltrona), fa riflettere il fatto che i governatori che lo seguono in classifica hanno conquistato tutti una caratura nazionale: Fedriga (Fvg) è indicato da molti come un possibile futuro leader della Lega e, nel frattempo è diventato anche il presidente della Conferenza delle Regioni, così come l’emiliano Bonaccini (che però perde una posizione) da alcuni ritenuto se non il futuro segretario del PD, una ottima personalità da tenere in considerazione per i prossimi governi, o Toti che addirittura somma due funzioni, quello del presidente della Liguria e quella del segretario del partito nazionale Italia al Centro”: spiega sempre Il Sole 24 Ore. Seguono, tra i governatori: Roberto Occhiuto (Calabria), in ex aequo con Vincenzo De Luca (Campania). Interessante anche la settima posizione condivisa tra il presidente della Lombardia Attilio Fontana e quello della Sicilia Nino Musumeci.

Fioravanti

Nella classifica dei sindaci il vincitore quest’anno è Luigi Brugnaro (nella foto in alto) che oltre a essere il sindaco di Venezia è diventato il capo di un partito politico presente in parlamento come Coraggio Italia. C’è poi Marco Fioravanti (Ascoli Piceno) seguito da Antonio De Caro che alla carica della prima poltrona del Comune di Bari unisce il ruolo di presidente dell’Anci. A seguire, il meneghino Beppe Sala che da sempre è nel dibattito nazionale che travalica anche le problematiche della città che guida. In quinta posizione il sindaco  Gaetano Manfredi (Napoli) in ex aequo con il sindaco di Bologna Matteo Lepore e al settimo posto, il primo cittadino di Fermo, Paolo Calcinaro. 

Gli altri sindaci dell’Emilia-Romagna: 15° è Alan Fabbri (Ferrara), 21° Luca Vecchi (Reggio Emilia), 26° Gian Carlo Muzzarelli (Modena), 53° Michele de Pascale (Ravenna), 58° il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. In particolare da segnalare il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini che passa da un gradimento del 53,1% del giorno delle elezioni al 54,5%  di oggi. Ed un passaggio dal 53° al 34° posto.