(Sesto Potere) –  Roma – 2 aprile 2022 – Nell’arco di 12 mesi – da giugno 2020 a giugno 2021 – è stato notato nei consumi degli italiani un aumento della quantità di fibre (+0,8% verso il -1,0% dell’anno precedente) e un calo della quantità di carboidrati (soprattutto di zuccheri), dovuto alla diminuzione degli acquisti di prodotti come farina, pasta di semola, zucchero, biscotti, creme spalmabili dolci, confetture, riso, latte fresco, torte pronte e aranciata.

Nello stesso periodo s’è visto un aumento del + 1,8% negli ultimi 12 mesi per quanto riguarda i prodotti che riportano al concetto di “italianità”, rappresentando il 26,9% del sell-out del paniere alimentare: la bandiera italiana è stata il segnale di italianità principale, con un aumento del + 0,2%. Tra i prodotti più venduti con questo claim in etichetta troviamo, ad esempio, pizze surgelate, arrosti affettati, estrusi e bevande a base di thè.

Ed anche i prodotti alimentari che hanno precisato in etichetta la loro regione di provenienza hanno visto un aumento delle vendite rispetto all’anno precedente (+ 5,4%). In particolare, la regione con il giro d’affari maggiore è stata il Trentino-Alto Adige, seguito da Sicilia e Piemonte, mentre le regioni con il tasso di crescita maggiore rispetto all’anno precedente sono state, in ordine, Lazio, Puglia e Veneto.

supermercato

Ottimi risultati anche per i claim legati all’assenza di determinati elementi. Di seguito i “free from” con le crescite migliori: “senza conservanti” (+ 18,4% rispetto all’anno precedente), soprattutto per prodotti quali pesce surgelato, uova e arrosti affettati; “non fritto” (aumento annuale del + 16,5%), in particolare per categorie come i fuoripasto salati e gli estrusi; “poche calorie” (+ 11,5% annuale), in particolare per bevande energetiche, confetture e integratori; e “pochi zuccheri” e “senza zuccheri aggiunti” (rispettivamente + 7% e + 7,6%). In crescita troviamo inoltre i claim “senza additivi”, “senza glutammato “e “senza aspartame”

Dall ‘ estate 2020 all’estate 2021 s’è registrato un aumento delle vendite dei prodotti alimentari “ricchi in” (fibre, zinco, magnesio, proteine, vitamine, omega-3 o fermenti lattici) e tra gli alimenti adatti a persone con intolleranze, i più diffusi sono quelli riportanti il claim o il logo del “senza glutine” e il claim “senza lattosio”. Bene anche i prodotti alimentari che riportano i claim “veg” e “vegetariano”.

Buon risultato anche per gli ingredienti benefici, con la mandorla che si conferma regina per giro d’affari: nell’arco di un anno le vendite di mandorle e di prodotti che le contengono e lo evidenziano in etichetta (1.191 referenze) hanno raggiunto i 359 milioni di euro (+7,3%).
Inarrestabile anche l’avanzata dell’avocado e dei prodotti che lo segnalano come ingrediente: +34,6% le vendite, che hanno sfiorato quota 16 milioni di euro. Per la cronaca, l’avocado è il capofila dei superfruit, la famiglia di ingredienti benefici più performante su base annua, con vendite in aumento di +6,8% contro il +3,2% dei 12 mesi precedenti.

Sempre negativo il trend delle vendite di dolcificanti (-5,1%) e di superfood (-10,4%), famiglia in cui però spiccano il boom dell’alga spirulina (+63,2%) e il perdurare della crescita del giro d’affari di matcha (+11,5%) e di açai (+12,4%).

Tutti questi dati sono contenuti nella decima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, uno studio semestrale che in questa 10 edizione incrocia le informazioni riportate sulle etichette di oltre 125 mila prodotti di largo consumo venduti in Italia da ipermercati e supermercati. (Info: report scaricabile gratuitamente dal sito osservatorioimmagino.it.)