(Sesto Potere) – Forlì, 11 febbraio. Il consigliere regionale e comunale della Lega, Massimiliano Pompignoli, ha effettuato un accesso agli atti in Regione per conoscere “la spesa sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna attraverso Apt Sevizi Srl” per la realizzazione del documentario in onda sulle tv tedesche e che in questi giorni ha innescato forti polemiche per l’assenza di riferimenti alle due città di Forlì e Cesena e all’intero territorio dei 15 comuni dell’area forlivese.
“Dopo l’ennesima disparità di trattamento di viale Aldo Moro” Pompignoli ha chiesto “chiarimenti sugli 11 milioni di euro oggetto delle prestazioni di promo-commercializzazione previste per il 2023. Vorrei conoscerne nel dettaglio gli utilizzi e i destinatari, sapere che tipo di azioni verranno intraprese e con quale metodo.”
“I nostri cappelletti non hanno nulla da invidiare ai tortellini di Bologna e il colle di Bertinoro non è meno caratteristico del borgo di Santarcangelo di Romagna” – tuona Pompignoli: elencando due prodotti caratteristici forlivesi esclusi a fronte di due prodotti (bolognesi e riminesi) invece inclusi nella lista del documentario.

“Non capisco, dunque, con quale criterio si sia deciso di scartarli dalle 50 motivazioni per amare l’Emilia-Romagna. Il forlivese, non solo la città di Forlì, è ricco di eccellenze gastronomiche, paesaggistiche e culturali che meritavano di essere citate e diffuse nello spot realizzato da Apt, società costituita dall’Emilia Romagna per promuovere, in Italia e all’estero, i territori della nostra regione. Ogni anno, con apposito contratto, la Regione trasferisce alla società di promozione turistica risorse pubbliche che dovrebbero essere utilizzate per premiare e pubblicizzare le eccellenze di tutti, forlivesi, cesenati, bolognesi e piacentini”: afferma ancora Pompignoli.
“È evidente che questa volta qualcosa è mancato, innescando uno spiacevole disequilibrio. Non si spiega in altro modo il fatto che nello spot televisivo dedicato al pubblico tedesco, Bologna sia citata ben 8 volte e di Cesena e Forlì manco una virgola. Forse si poteva fare riferimento al capoluogo di regione una volta in meno e dare il giusto risalto alla biblioteca Malatestiana di Cesena, agli scenari mozzafiato dei nostri Appennini o alle Grandi Mostre di Forlì. Si sarebbero gratificati tutti, esercitando in questo modo una corretta gestione delle risorse pubbliche”: continua l’esponente della Lega.
Proprio stamattina, infatti, Massimiliano Pompignol ha depositato un accesso atti per conoscere la spesa sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna attraverso Apt Sevizi Srl per la realizzazione di questo documentario.
“Non mi pare giusto che con soldi che sono di tutti, si scontenti palesemente qualcuno a beneficio di altri. Con lo stesso principio chiederò chiarimenti sugli 11 milioni di euro oggetto delle prestazioni di promo-commercializzazione previste per il 2023. Vorrei conoscerne nel dettaglio gli utilizzi e i destinatari, sapere che tipo di azioni verranno intraprese e con quale metodo. Da viale Aldo Moro ci tengono spesso a ribadire (il riferimento è alla giunta Bonaccini, ndr) che la nostra è una sola Regione e che la politica bolognese non fa differenze. Non è la prima volta, però, che i fatti li smentiscono.”: conclude il consigliere regionale e comunale della Lega.