(Sesto Potere) – Bologna – 26 giugno – Si è svolta a Bologna, presso l’Hotel Flyon, dal 11 al 12 giugno l’VIII Conferenza Nazionale delle Associazioni che operano nell’ambito del diabete, organizzata da Diabete Italia Onlus.
Appuntamento molto atteso, sia perché finalmente si riprendevano le normali attività in presenza, ma soprattutto, per gli importanti contenuti previsti dal programma.
I lavori, aperti con i consueti e graditi saluti Istituzionali da parte delle Organizzazioni aderenti a Diabete Italia, AMD, SIEDP, OSDI, SIMG per la componente Scientifica e di AGDI ANIAD e Diabete Forum per la componente Associazioni pazienti, sono poi proseguiti con una dettagliata e coinvolgente relazione a cura del Prof. Dario Iafusco che ha messo a fuoco le attività svolte da Diabete Italia nel periodo di massima allerta della pandemia da Covid_19.

Una giornata, quella di sabato 11 interamente dedicata alla formazione e all’ informazione a tutto tondo.
L’obiettivo infatti era quello di rendere maggiormente conosciuto ai partecipanti il “sistema salute” italiano attraverso il coinvolgimento di Organismi ed Enti che grazie al loro ruolo Istituzionale e alle loro competenze, determinano i criteri e le modalità con cui è organizzato il modello di cura ed assistenza sanitaria del nostro Paese.
Sono interventi:
Silvio Brusaferro, Presidente dell’ISS, con una panoramica sui compiti e sulle funzioni dell’Istituto e sul valore strategico che può essere svolto dalle Associazioni dei pazienti nell’ottica di una importante collaborazione tra Istituzioni e cittadini.
Massimo Abbruzzese del CdA dell’AIFA (l’Autorità per il farmaco), ha delineato quelli che sono i compiti regolatori ed autorizzativi dell’Ente in ambito di farmacovigilanza.
Riccardo Fornengo, Endocrinologo, dirigente medico della ASL 4 di Torino, ha illustrato la tematica della vaccinazione in tempo di Covid e l’importanza che questa ha assunto per le persone con diabete.
Marco Marchetti dirigente AGENAS (l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), ha spiegato l’importanza del sistema HTA e quindi del perché sia necessario tanta attenzione alle risorse che l’ambito sanitario utilizza in apparati e sistemi ad alta tecnologia.
Successivamente gli argomenti trattati sono stati rivolti ad alcuni aspetti maggiormente attinenti il diabete.
Daniela Bruttomesso, Medico Diabetologo di Padova, da sempre attenta studiosa dei sistemi tecnologici utilizzati per la gestione del diabete di tipo 1, ha offerto alla platea uno spaccato aggiornato sui moderni sistemi di somministrazione dell’insulina e del monitoraggio glicemico accessibili ed in uso oggi per l’assistenza alle persone con diabete di tipo 1.
Lorenzo Piemonti, Direttore del DRI (Diabetes Research Institute), presso l’Istituto San Raffaele di Milano, ha fatto il punto sulla ricerca in ambito di cura definitiva del diabete. Un intervento seguitissimo e dall’impatto emotivo particolare viste le prospettive che il Professor Piemonti ha delineato per il prossimo futuro, definendo scenari per i quali il diabete di tipo 1 potrebbe essere solo un ricordo.
Fabio Baccetti, Diabetologo e membro del Comitato di Coordinamento di Diabete Italia, con una relazione molto ben articolata ci ha introdotto nel tema ”Nota 100” emanata recentemente dall’AIFA che impatterà, auspichiamo positivamente, sui pazienti con diabete che potranno fare maggiore e diffuso riferimento al MMG, per la gestione della cura e dell’assistenza.
Paola Pisanti, componente, per il Ministero della Salute, della Cabina di regia nazionale del Piano nazionale della cronicità, ha sottolineato l’aspetto delle differenze regionali in ambito sanitario e le prospettive che attraverso il PNRR si potranno concretamente manifestare per una applicazione del PND (Piano Nazionale Diabete) e PNC (Piano Nazionale sulle Cronicità
La prima giornata si chiude con un quanto mai opportuno intervento del Presidente di Diabete Italia Stefano Nervo sugli obblighi e le necessità riorganizzative imposte dal DL 117 del 2017, meglio conosciuto come “Codice del Terzo Settore”.
La giornata di domenica 12 è stata invece completamente dedicata alla condivisione e discussione di temi fondamentali che hanno riguardato le nuove prospettive di Diabete Italia e delle Associazioni di Volontariato in genere in relazione alle nuove norme del Codice del Terzo Settore.
Era importante fare il punto sul ruolo che attualmente svolgono le Associazioni ai vari livelli (Nazionale, Regionale e Locale), in termini di rappresentatività delle persone con diabete, ma anche come si definisce e si colloca la loro azione in un contesto che presto sarà modificato dalla completa introduzione delle nuove norme.
Diabete Italia e tutto il suo Comitato di Coordinamento, ha sentito come un diritto/dovere quello di aprire un tavolo di discussione e riflessione su possibili nuovi scenari ed ha ritenuto opportuno esprimere una proposta in un contesto così partecipato e autorevole, quale è stato quello della VIII Conferenza.
Un contesto reso tale dalla presenza di novanta Associazioni provenienti da tutta Italia, ma anche dalla partecipazione delle Presidenze Nazionali di AGDI Giovanni Lamenza, FAND Augusto Emilio Benini, ANIAD Marcello Grussu, Diabete Forum Stefano Nervo (anche presidente attuale di Diabete Italia) e del neo Presidente FDG Armando Maggiari, con i quali si è avuto modo di condividere un percorso da sviluppare nei prossimi mesi ed attraverso il quale poter coinvolgere e valorizzare il ruolo e le competenze delle componenti Regionali e locali.
“Il fine primario -dichiara il Presidente Stefano Nervo a nome di tutta Diabete Italia- è quello di poter finalmente contare su un soggetto associativo che possa svolgere una reale rappresentanza delle persone con diabete, delle loro esigenze di assistenza e cura e che abbia maggiore peso ed efficienza in un contesto sanitario e sociale particolarmente diseguale e frammentato. Un soggetto che dovrà anche essere un valido ed autorevole interlocutore nei momenti di riorganizzazione della macchina sanitaria prevista dal DM71 e dal PNRR. Crediamo fermamente -conclude Stefano Nervo– che all’interno del mondo Associazionistico siano ben presenti competenze qualificate e valori indiscutibili che potrebbero fornire un contributo ed un supporto importante alle Istituzioni anche nelle fasi decisionali ed organizzative, esattamente come auspicato nel Piano Nazionale Diabete e nel Piano Nazionale Cronicità”.