(Sesto Potere) – Forlì – 28 aprile 2021 – “A nostro parere è necessario modificare alcune prescrizioni del ‘Decreto riaperture’. In tre punti in particolare. Chiediamo che sia consentito di consumare cibo al chiuso in bar e ristoranti ben prima della data (il 1° giugno) stabilita dal governo; sia modificato il coprifuoco serale ad oggi fissato alle 22 e che si chiede di allungare alle 23; e che si precisi meglio l’uso delle toilette interne ai locali della ristorazione, perché clamorosamente, per una svista del legislatore, nella norma non si menziona mai l’utilizzo dei servizi igienici a fronte del divieto di utilizzare gli spazi al chiuso, generando confusione e disparità tra gli esercenti che affrontano il tema autonomamente”.
A formulare le proposte è Filippo Lo Giudice, segretario del sindacato Ugl della Romagna che ha inviato le tre richieste di modifica ai parlamentari locali chiedendo che propongano l’integrazione e la modifica del ‘Decreto riaperture’ in questi punti specifici.

“Crediamo, inoltre, che con questo provvedimento del governo Draghi non sia garantita equità tra chi gestisce un’attività di somministrazione di alimenti e bevande. Non tutti i bar, ristoranti o le pizzerie, infatti, possono garantire la sosta con tavoli per la consumazione soltanto all’aperto. E soprattutto nei piccoli borghi o nelle città di provincia questo limite, sommato all’assenza di turisti e al calo del commercio, arreca un grave danno a questo settore. Oltre che un altro, l’ennesimo, colpo ad un settore importante per l’economia delle nostre comunità romagnole”: aggiunge Filippo Lo Giudice.
“L’appello che lanciamo ai parlamentari locali vuole anche essere un contributo a migliorare le strategie di ripresa delle attività, sostenere gli imprenditori e tornare a piccoli, ma decisi passi, alla normalità. Lockdown e semi lockdown hanno gettato sul lastrico molte imprese, piccole imprese e imprese a conduzione familiare. Ovvero, la gran parte del tessuto economico locale e nazionale: è necessario cambiare registro e , come sindacato responsabile, riteniamo giusto fornire un contributo di idee, soprattutto se queste stesse idee ci sono state sollecitate dalle stesse categorie e a tutela dei lavoratori che non possono entrare in servizio a causa di queste limitazioni. Siamo fiduciosi che i parlamentari locali che abbiamo contattato per suggerire queste integrazioni riescano a sollecitare il governo a modificare le norme in tempi brevi. Non c’è tempo da perdere”: conclude il segretario del sindacato Ugl della Romagna, Filippo Lo Giudice.