(Sesto Potere) – Roma, 1 febbraio 2023 – “Si tratta certamente di un problema datato che l’attuale esecutivo ha ricevuto in eredità e che rimane ancora senza risposta sembra per un dietrofront della Regione Emilia-Romagna”.

E’ il parlamentare della Lega Jacopo Morrone che commenta la risposta a un question time di cui è primo firmatario presentato ieri in commissione Giustizia alla Camera dove si chiedeva se fossero già state individuate nuove strutture per ospitare temporaneamente la Corte di Appello, la Procura generale e il Tribunale dei Minori di Bologna, costretti al trasloco di aule e uffici per l’imminente inizio dei lavori di ristrutturazione delle attuali sedi di Palazzo Ranuzzi Baciocchi e del ‘Pratello’.

“Fino al 18 gennaio scorso, infatti, secondo quanto riferito dal sottosegretario Andrea Ostellari in commissione, ‘era più che concreta la prospettiva di trasferire questi uffici in un edificio di proprietà della Regione Emilia-Romagna in via dei Mille’. Edificio – prosegue Morrone – che avrebbe dovuto essere messo in vendita alla fine di dicembre 2025. Al contrario, il 18 gennaio la Regione avrebbe avvisato la competente direzione del ministero di ‘aver anticipato la vendita dell’immobile al prossimo dicembre 2023’. Di qui, l’impossibilità di trasferirvi Corte di Appello, Procura generale e Tribunale dei Minori visto che i lavori di ristrutturazione delle loro sedi storiche dovrebbero richiedere almeno due anni di tempo”.

aula tribunale

“A tutt’oggi, purtroppo, – aggiunge il parlamentare della Lega – non ci sono ancora soluzioni concrete. Il ministero avrebbe immediatamente avviato, il 21 gennaio, un’indagine per reperire sul libero mercato immobiliare uno o più edifici a Bologna in grado di ospitare temporaneamente gli uffici giudiziari interessati. Contemporaneamente è stato chiesto a tutti gli enti pubblici dell’Emilia-Romagna di comunicare l’eventuale disponibilità di una o più unità immobiliari a Bologna ‘da concedere in uso a titolo gratuito e/o a canone agevolato…’.

In ogni caso il termine per la presentazione delle offerte è fissato al prossimo 14 febbraio.

“Insomma, due sole settimane per risolvere un problema noto da tempo, grave e urgente”: nota Morrone.

Intanto, è programmato un incontro per domani 2 febbraio a cui parteciperanno, tra gli altri, i vertici della Giustizia bolognese e il viceministro Francesco Paolo Sisto.

“Bisogna capire il ruolo svolto dalla Regione Emilia-Romagna. Se di voltafaccia si è trattato rispetto a un impegno assunto, deve assumersene in pieno le responsabilità”: conclude Morrone.