(Sesto Potere) – Roma – 19 marzo 2021 – Nei primi mesi del 2021 Applavoro.it – la piattaforma on line che punta alla meritocrazia e mette in contatto domanda e offerta – ha riscontrato un aumento delle aziende che si affacciano alla ricerca on line di personale. Mentre è stato registrato un sensibile calo delle candidature spontanee. Dovuto probabilmente anche all’entrata in zona rossa di molte regioni italiane e quindi all’incertezza sull’imminente futuro lavorativo.
«Secondo i nostri dati – spiega Marco Contemi, imprenditore e fondatore di Applavoro.it – dall’inizio di quest’anno le imprese cercano soprattutto consulenti commerciali (19,81%), segreteria, amministrazione contabilità (13,82%) e call center %. Mentre le città più attive nella ricerca di personale sono Bologna, Napoli, Milano e Roma».

Anche secondo i dati Istat, durante la pandemia hanno perso il lavoro più le donne (-2,5% il numero di occupate) che gli uomini (-1,5%), più i giovani (-5,1% il calo dell’occupazione tra i 15-34enni) che gli anziani (gli occupati con più di 50 anni sono aumentati dell’1,3%). Il problema della scarsa occupazione femminile in Italia è cronico, e la pandemia ha colpito più duramente il settore dei servizi, dove è più forte la presenza delle donne. I giovani hanno risentito di un altro problema cronico, quello della precarietà del lavoro: con il blocco dei licenziamenti in vigore ormai da un anno le aziende hanno ridotto la forza lavoro non rinnovando i contratti a termine. Su questo l’Istat non propone dati medi annui, ma nell’ultimo trimestre gli occupati dipendenti a tempo indeterminato erano 15,2 milioni, in aumento dello 0,7% nel confronto con un anno prima, mentre quelli a termine erano diminuiti del 12,3%, a 2,6 milioni. Gli occupati autonomi sono invece diminuiti del 2,4% a 5,1 milioni.
«Il 60% dei nostri utenti è donna – continua il fondatore di Applavoro.it -. Il 67,55% è disoccupato ed è in possesso del diploma di maturità (54,04%). I candidati più dinamici si trovano a Roma (5,65%), Milano (2,56%) e Napoli (2,28%). La fascia di età tra i 45 e i 54 anni è la più attiva: 29,08%. Mentre i giovani tra i 18 e i 24 anni sono appena il 13,66%. A mio avviso questo è il più preoccupante, se si considera che la fascia più giovane è stata una delle meno attive nella ricerca di lavoro nel 2020, ma al contempo è anche la fascia di età con più disoccupati in assoluto. Sicuramente questo è dovuto sia al sostentamento delle famiglie, che in Italia tendono a tenere i propri figli in casa anche in età adulta, non spronandoli così a rendersi indipendenti, sia per le varie problematiche dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, ma anche alla perdita di speranze nella possibilità di trovare un impiego, magari in linea con i propri studi e ambizioni».
Inoltre le persone che maggiormente si attivano on line per un nuovo impiego appartengono alle seguenti macrocategorie: amministrazione – segreteria (16,96%), artigiani – produzione – operai (16,23%) e vendita al dettaglio (13,98%).
Ecco nel dettaglio i dati raccolti da Applavoro.it dal 1° gennaio:
Le aziende cercano soprattutto: consulenti commerciali 19,81%, segreteria, amministrazione e contabilità 13,82% , operai specializzati 13,55% , personale sanitario 8,05% , call center 4,24% e sta iniziando a riscontrarsi anche una ricerca di operatori nel ramo turistico, in vista della stagione estiva 4,20%.

Le città più attive nella ricerca di personale sono: Bologna , Napoli, Milano, Roma e Padova.
Le persone che maggiormente si attivano on line per un nuovo impiego appartengono alle seguenti macrocategorie: amministrazione – segreteria 16,96%, artigiani – produzione – operai 16,23%, vendita al dettaglio 13,98%, ristorazione 8,14% , acquisti logistica – trasporti 7,90% , medicina – salute 7,04% e lavoro domestico 6,06%
L’età media delle persone che cercano lavoro on line: 18-24 13,66%, 25-34 21,76% , 35-44 27,36% , 45-54 29,08% , 55-65 7,87% , +65 0,24%.
La media dei candidati in base al sesso: uomini 40% e donne 60%.
Le città dove i candidati in cerca di lavoro sono più attivi: Roma 5,65%, Milano 2,56% , Napoli 2,28%, Torino 1,79% e Palermo 1,78%.
Delle persone che si sono attivate on line per la ricerca di un impiego, il 32,45% dichiara di avere attualmente un lavoro, mentre il restante 67,55% dichiara di essere disoccupato
Riguardo al titolo di studio le persone che in questi primi mesi del 2021 si sono mobilitate online sono in possesso dei seguenti titoli di studio: scuola dell’obbligo 29,11%, diploma di maturità 54,04% e laurea – master – dottorato 16,83%.
«Il nostro consiglio è di non fermarsi – conclude il fondatore di Applavoro.it -. Anzi, bisogna sfruttare questo particolare momento per migliorarsi, seguire corsi di formazione e di aggiornamento, realizzare una video presentazione professionale da inviare alle aziende, per focalizzarsi sul profondo mutamento del mercato del lavoro e, quindi, su quali saranno le competenze e i profili sempre più richiesti in futuro così da farsi trovare pronti per la ripartenza. Visto anche che tre profili su dieci sono difficili da reperire per le aziende».