(Sesto Potere) – Reggio Emilia – 4 maggio 2022 – Un programma di sessanta interventi straordinari, alcuni già in corso e altri in fase di progettazione, con un investimento complessivo di circa 111 milioni di euro, per la realizzazione di importanti opere idrauliche prevalentemente nel territorio della provincia di Reggio Emilia.
Questo è quanto annunciato dal direttore generale del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale avvocato Domenico Turazza e dal direttore Area ambiente e gestione idraulica ingegner Paola Zanetti,nel corso dell’iniziativa pubblica dal titolo “L’acqua protagonista di ieri e di oggi”, organizzata dai Club Lions Fabbrico “Rocca Falcona”, Correggio “Antonio Allegri” e Guastalla “Ferrante Gonzaga”, in collaborazione con Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, che si è tenuta all’Auditorium di Reggiolo.

Davanti a una attenta platea, il direttore generale Turazza, introdotto da Aimone Storchi delLions Fabbrico “Rocca Falcona”, ha tracciato una breve storia delle principali opere idrauliche che hanno concorso a formare il territorio così come lo vediamo oggi e che tuttora continuano a svolgere la loro fondamentale funzione.
“Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, che dal 2009 è subentrato alla gestione dei due cessati Consorzi Bentivoglio Enza e Parmigiana Moglia-Secchia – ha spiegato l’avv. Turazza – gestisce un imponente sistema irriguo, costituito da circa 3.600 km di canali e oltre 70 impianti idrovori, grazie ai quali ha messo in sicurezza il territorio e provvede alla distribuzione della risorsa idrica per la produzione agricola, che si sviluppa su un comprensorio di circa 120.000 ettari, facendo confluire dai 150 ai 200 milioni di metri cubi l’anno dal Po, dal Secchia e dall’Enza”.
Un sistema di bonifica, realizzato circa un secolo fa, che è stato via via implementato, con la nuove casse di espansione e nuovi impianti idrovori per far fronte alle mutate esigenze del territorio, a cui garantisce il pieno utilizzo agricolo e non solo. “L’acqua derivata e il relativo volume d’invaso, pari a circa 15 milioni di metri cubi d’acqua, costituisce l’habitat ideale anche per un importante patrimonio ittico – ha sottolineato il direttore generale Turazza – inoltre i canali invasati e le relative casse di espansione assolvono la funzione di corridoi ecologici in una pianura fortemente antropizzata, senza dimenticare che in alta pianura il reticolo di canali è utilizzato in modo sempre più significativo per la produzione di energia idroelettrica”.
Un sistema idraulico complesso, in continua evoluzione, che necessita di essere mantenuto e migliorato, attraverso un programma di nuove opere ampiamente illustrate dal direttore dell’Area ambiente e gestione idraulica del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, l’ingegner Paola Zanetti: “Il Consorzio ha in atto tantissimi progetti per un investimento complessivo di circa 111 milioni di euro – ha annunciato l’ing. Zanetti – alcuni progetti sono già in corso di esecuzione, altri in appalto, per altri stiamo completando le progettazione e siamo in attesa dei pareri necessari. Si tratta di interventi che riguardano sia la montagna che la pianura, sia l’irrigazione che lo scolo delle acque. Alcuni interventi risolvono problematiche particolari, contingenti e puntuali, altri a scala di bacino più ampia, altri invece sono interventi di tipo più strategico, tra questi l’invaso di Villalunga a Casalgrande, che sarà un bacino irriguo, quindi consentirà l’accumulo di risorse idriche, preziose quando mancherà l’acqua; un altro intervento riguarda la Cassa sul Naviglio, che già è una cassa di espansione per l’eliminazione delle piene che verrà convertita anche per un uso irriguo, quindi anche questo un altro bacino di accumulo; e ancora, la traversa di Cerezzola sul Torrente Enza, che alimenta una delle principali derivazioni, quelle del Canale d’Enza, con appunto la sistemazione di questa grande opera che ha necessità di manutenzione straordinaria e di adeguamento funzionale con anche il recupero di un piccolo volume di invaso. Questi accumuli sono strategici in questo contesto di cambiamenti climatici che causano grandi periodi di siccità, poi piogge intense che purtroppo generano dissesto e difficoltà di scolo delle acque”.

“Altri interventi di ristrutturazione delle reti irrigue esistenti: abbiamo vari progetti candidati sia al Pnrr o ai finanziamenti del Ministero dell’Agricoltura, la cui pianificazione va in abbinamento al Pnrr, e tutta una serie di opere, tra cui la cassa di espansione del Cavo Bondeno, anche questa pensata da molto tempo dalla Bonifica come ulteriore opera per aumentare il livello di sicurezza idraulica in un bacino importante come quello del Cavo Bondeno, che sottende la città di Reggio Emilia, Cadelbosco di Sopra e Bagnolo in Piano, poi salvaguarda Novellara e Reggiolo, consentirà un accumulo di 2 milioni di metri cubi, ma che una sezione è destinata all’accumulo irriguo proprio per potere prevenire e affrontare i momenti di siccità. Tutti questi interventi vanno a rafforzare la resilienza e la resistenza dei territorio verso eventi climatici estremi che siano la siccità o, all’opposto, la troppa acqua e quindi le alluvioni”.
Molti gli interventi da parte del pubblico in sala – tra cui erano presenti i sindaci di Reggiolo Roberto Angeli, di Fabbrico Roberto Ferrari, di Gualtieri Renzo Bergamini e di Campagnola Alessandro Santachiara, il presidente di Unindustria Reggio Emilia Fabio Storchi, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Guastalla il tenente colonnello Luigi Regni, il comandante della stazione dei Carabinieri di Novellara il maresciallo capo Raffaele Lisbino, il comandante della stazione dei Carabinieri di Campagnola il maresciallo maggiore Angelo Saviano.
L’incontro si è concluso con i saluti e i ringraziamenti dei presidenti dei Club Lions Correggio “Antonio Allegri” Marco Altimani, del Guastalla “Ferrante Gonzaga” Beatrice Maria Papandrea e del Fabbrico “Rocca Falcona” Sanzio Pignagnoli.