(Sesto Potere) – Forlì – 2 febbraio 2023 – I dati 2022 per l’area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), confermano imprenditorialità maggiormente diffusa, rispetto al contesto regionale e nazionale. Il saldo delle imprese registrate è risultato positivo, ma più contenuto rispetto a quello del 2021 e nel corso dell’anno le cessazioni di imprese sono aumentate. Crescono le imprese attive nel settore delle Costruzioni, nelle Attività immobiliari e nei Servizi alle imprese; stabilità per il Manifatturiero, i servizi di ICT e i servizi alla persona, mentre Commercio, Agricoltura, Alloggio e ristorazione e Trasporti sono in ridimensionamento. Continua l’incremento del numero delle società di capitale. In crescita le localizzazioni attive.

Questo emerge in sintesi i dai dati Infocamere-Movimprese elaborati dalla Camera di commercio della Romagna di Forlì-Cesena e Rimini, al 31 dicembre 2022.

Il commento

“I dati del 2022 mostrano un saldo positivo delle imprese registrate, anche se rispetto al 2021 sono aumentate le cessazioni e c’è stata una contrazione delle iscrizioni. I dati quindi, sono positivi, ma ancora inferiori al dato medio degli anni pre-pandemia (2017-2019).Tenendo conto, inoltre, dell’aumento del numero delle imprese indotto dall’ampliamento del territorio amministrativo della Camera della Romagna, con l’inclusione nella provincia di Rimini dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, le incognite aumentano e rendono oltremodo difficoltoso identificare una tendenza certa. Pesano anche le incognite relative a crisi energetica, previsioni economiche, inflazione e tassi di interesse – commenta Carlo Battistini, (nella foto in alto), presidente della Camera di commercio della Romagna –. Sottolineo, però, che la Romagna è da sempre caratterizzata da un’imprenditorialità altamente diffusa, che ha resistito – seppure con fatica – alle crisi, del 2007-2008 prima e della pandemia poi. Inoltre, la tendenza alla crescita delle società di capitale rispetto alle altre forme meno strutturate è un evento positivo, per la maggiore solidità e capacità finanziaria che queste società denotano. Ora è importante lavorare anche per sostenere la natalità di nuove imprese e per consolidare quelle esistenti”.

Sistema imprenditoriale: Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Secondo i dati Infocamere-Movimprese elaborati dalla Camera di commercio della Romagna, al 31 dicembre 2022 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 81.501 imprese registrate (sedi), di cui 71.657 attive.

L’imprenditorialità si conferma diffusa: 98 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale).

Nel corso dell’intero 2022, nelle due province, si sono verificate 4.569 iscrizioni e 4.134 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 435 unità (nel 2021 fu pari a +757 unità); il tasso di crescita annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,54%, in linea con il trend regionale (+0,57%) ma inferiore a quello nazionale (+0,80%). La consistenza del saldo di cui sopra dipende anche dall’inclusione delle imprese dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini (lasciando il territorio Pesarese); il saldo al netto di tale componente esogena sarebbe stato, in ogni modo, positivo e pari a 138 unità.

Rispetto al 2021 (e al netto degli effetti dimensionali indotti dalle modificazioni territoriali di cui sopra), il dato delle iscrizioni risulta diminuito del 3,6%, mentre le cessazioni non d’ufficio sono cresciute del 12,6%. Con riferimento al periodo pre-pandemia, invece, il dato delle iscrizioni risulta essere ancora inferiore del 5,7% alla media 2017-2019, così come il livello delle cessazioni non d’ufficio è più basso del 13,2%.

Nel confronto tendenziale con il 31/12/2021 si riscontra una crescita delle imprese attive pari al +0,6%, superiore (e in controtendenza) alla dinamica regionale (-0,8%) e nazionale (-0,7%). Tale variazione è comprensiva anche del conteggio statistico dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini; la crescita delle imprese attive al netto di tale componente esogena sarebbe stata pari al +0,2%.

Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell’ordine: Commercio (22,8% sul totale delle imprese attive), -1,0% in termini tendenziali; Costruzioni (15,6%), in aumento del 3,6%; Agricoltura (12,0%), in flessione dello 0,8%; Alloggio e ristorazione (10,4%), in flessione dello 0,7%. L’industria Manifatturiera (8,3% la sua incidenza) è sostanzialmente stabile (+0,1%), mentre le Attività immobiliari (8,2%) si confermano in espansione (+1,8%).

Si segnala, inoltre, la dinamica positiva dei settori “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,6%, +0,6% la dinamica tendenziale), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,9%, con una crescita del 4,1%) e del comparto dei servizi di supporto alle imprese (tra cui noli e agenzie di viaggio), con incidenza del 3,1% e dinamica del +2,7%. Si confermano in flessione dell’1,2%, invece, le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio” che incidono per il 3,0% del totale provinciale.

In crescita le Attività finanziarie (+1,7%); stabilità per i Servizi di ICT (+0,3%) e per gli altri Servizi alla persona (sanità e assistenza, attività ricreative e sportive) (+0,3% la dinamica, 3,0% l’incidenza).

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 54,2%) risulta costituita come ditta individuale, stabile rispetto al medesimo periodo del 2021; seguono le società di persone (22,0%), in flessione dell’1,1% e le società di capitale (21,6%), in aumento del 4,2%.

Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 100.741, di cui 90.327 quelle attive (+1,0% rispetto al medesimo periodo del 2021).