(Sesto Potere) – Cesena – 8 aprile 2022 – “Il problema non è la manutenzione sul Puleto, ma l’immobilismo sconcertante sulla viabilità alternativa. Anzi: sbalorditivo e inaccettabile. Sono passati oltre tre anni da quando chiude il viadotto, si capì che senza piano eravamo fritti, e siamo ancora fermi al palo”: lo affermano in una nota il presidente di Confartigianato Valle Savio Valerio Cangini e il responsabile Area Relazioni istituzionali di Confartigianato Cesena Eugenio Battistini.
“Innanzitutto è positivo che siano giunte da Anas precisazioni che escludono la chiusura del viadotto Puleto, anche se i nuovi lavori sul viadotto a corsia alternata creeranno disagi per gli utenti e imprese, per il turismo e la mobilità del territorio – affermano Cangini e Battistini -. Confartigianato chiede a questo proposito di attutire il più possibile i disagi dei cantieri. La nostra battaglia storica sul tracciato dell’E45, condotta già da tempi di molto anteriori rispetto alla chiusura del Puleto a causa dell’intervento della Magistratura, si è sempre indirizzata alla realizzazione della viabilità alternativa, attraverso il ripristino dell’ex 3bis Tiberina. Tutti ricordano lo stop che fu imposto a partire dal 16 gennaio del 2019, con la riapertura totale che arrivò solo ad ottobre dello stesso anno. Un pezzo d’Italia praticamente diviso in due, incalcolabili i danni economici. Tutti dicemmo che non si poteva restare ancora senza la viabilità alternativa”.

“Da qui nascono lo sconcerto e lo sgomento: ciò che occorre chiedersi – proseguono i rappresentanti di Confartigianato – a distanza di alcuni anni dall’emergenza vissuta dalle imprese della nostra vallata, è perché non si sono ancora realizzate le condizioni per rimettere in sesto questa indispensabile infrastruttura viaria. Come si può continuare a procedere senza un piano B? Nonostante gli impegni e gli interventi ed i confronti avvenuti con gli amministratori locali , in primis i sindaci
del territorio a cominciare a quello di Bagno di Romagna Marco Baccini, l’attuale presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, e le sollecitazioni dei consiglieri regionali con in testa Massimo Bulbi e dei parlamentari del territorio, il problema non è stato risolto. Tutte le criticità che dovevano trovare soluzione restano sul tappeto: competenze Anas sul tracciato, finanziamento dell’opera, frane nel tracciato romagnolo della provinciale 137 per Verghereto, iter fino all’appalto ed alla
cantierabilità dell’opera)”.
“Confartigianato di Cesena – concludono il presidente Confartigianato Valle Savio Cangini e il responsabile Area relazioni istituzionali Battistini – chiede ancora una volta di agire e di prevenire scenari da incubo, come quelli già sperimentati nell’emergenza della chiusura del Puleto, che ora sarebbero letali in questo contesto di grande complessità in seguito alla pandemia e alla guerra. Occorre dunque tornare a mobilitarsi come sistema territoriale riaprendo il tavolo di confronto tra istituzioni (Regione, Provincia, sindaci, consiglieri regionali, parlamentari, Anas, forze economiche e sociali) per sollecitare interventi tempestivi e finalmente risolutori rispetto ai problemi esistenti, di carattere burocratico, finanziario , di appalto, e di cantieramento dell’opera”.