(Sesto Potere) – Cesena – 22 aprile – Completare l’estensione, dal 1° luglio 2022, dell’obbligo di fatturazione elettronica ai soggetti forfetari deve portare a
significative semplificazioni degli adempimenti fiscali a carico delle imprese.

Questo il commento del gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena alla misura contenuta nel Decreto legge sul Pnrr varato dal governo che introduce l’adempimento per i soggetti di più ridotte dimensioni, con una apprezzabile attenzione alle imprese fino a 25mila euro di ricavi per le quali l’avvio sarebbe ritardato al 2024.

“L’obbligo di fatturazione elettronica per tutte le partite Iva – sottolinea il Gruppo di Confartigianato Cesena –; consente all’amministrazione finanziaria una conoscenza, in tempo reale, dei comportamenti dei contribuenti, per quanto riguarda sia le vendite che gli acquisti, e di conseguenza va accompagnata con una drastica
eliminazione di adempimenti che nel tempo si sono stratificati con finalità di contrasto all’evasione.

In particolare Confartigianato indica la necessità di abrogare il sistema del reverse charge in edilizia e quello dello split payment, di ridurre la ritenuta sui bonifici bancari relativi a spese che danno diritto a detrazioni, di eliminare l’obbligo di trasmissione delle liquidazioni periodiche IVA e innalzare il limite di compensazione dei crediti fiscali in assenza di visto. E’ anche opportuno posticipare al 1° gennaio 2023 la partenza del nuovo adempimento, considerato il breve tempo a disposizione delle imprese per adeguare i propri comportamenti, poco più di due mesi alla data di avvio dell’obbligo, ed anche per evitare di ‘spezzare’ il periodo d’imposta in due tronconi, sei mesi con fatture cartacee e altrettanti con fatture elettroniche”.