(Sesto Potere) – Cesena, 10 gennaio. “Non ci accontentiamo della propaganda, delle foto scattate in Comune con tanto di magliette da calcio con il nome del sindaco Lattuca e dell’assessore Carmelina Labruzzo. La sicurezza in varie aree cittadine, la lotta al degrado, al vandalismo e allo spaccio, il contrasto nei confronti delle baby gang e al sempre maggiore consumo di droghe e alcol fra i più giovani non si fanno con due ore di approccio da parte dei servizi sociali, con le partite di ‘calcio in strada’ e con il divertimento. La quarantina di ragazzi coinvolti, perfino venticinquenni che forse qualche occupazione dovrebbero già averla, graviterebbero, a dire dell’amministrazione, nell’area stazione. Sono per lo più stranieri o italiani di seconda generazione: testimonianza più che evidente che il modello di accoglienza e di integrazione messo in atto dalla sinistra è sbagliato. Troppo permissivismo e buonismo, troppa miopia collegata a un multiculturalismo e a un relativismo imperanti che hanno creato ghetti e sacche sempre più estese di giovani che si sentono estranei alla nostra società, alla nostra cultura, alle nostre regole e alle nostre leggi”.

Carmelina Labruzzo

Questo il commento del Gruppo comunale della Lega (foto in alto) a proposito del progetto dell’Educativa di strada e su quella che definisce la “propaganda” dell’amministrazione Lattuca.

“Non vedere è più facile che affrontare. Di qui, gli illusionismi, le cortine fumogene alzate davanti agli occhi dei cittadini per sviare l’attenzione e dimostrare quanto sono bravi questi amministratori che mostrano al pubblico solo i dati utili all’autocelebrazione, evitando di soffermarsi su quelli meno gradevoli, per esempio i costi di queste operazioni. Il presidio aggregativo sociale ‘Ciacarè’, per esempio, in zona stazione inghiotte migliaia di euro. E’ attivo da maggio ma inaugurato a settembre. Ovviamente non ha cambiato la situazione di degrado della stazione visti gli episodi accaduti in questi ultimi tempi. Possiamo anche credere che ‘Ciacarè’ sia utile all’aggregazione di alcuni di questi giovani a rischio, ma report verificabili sulle frequentazioni effettive non ci sono (si parla solo di ‘continuo aumento’), né ci sono i numeri almeno approssimativi dell’area del disagio giovanile a Cesena a cui rapportarli. Ci sono solo le dichiarazioni trionfalistiche della Giunta, sempre uguali da mesi, e c’è l’incredibile affermazione di Labruzzo che si lava le mani di fronte ai ‘comportamenti extra-legali’ per affrontare i quali – afferma – ci sono le forze dell’ordine. Davvero assessore? Magari con un presidio fisso della PM in stazione. L’obiettivo – si afferma – è ‘innescare un cambiamento positivo’. Se poi tutto il dispendio di risorse e progettualità finirà in nulla chissenefrega. Intanto la Giunta ci ha marciato sopra, mentre coesione sociale, sicurezza, vivere civile in città sono stati messi in crisi”: conclude il gruppo consiliare della Lega.