(Sesto Potere) – Piacenza – 2 luglio– Cambia il cuore della città, a Castelvetro piacentino: più verde, sostenibile e aperto alla socialità grazie al completamento del progetto di rigenerazione urbana sostenuto dalla Regione nell’ambito della nuova legge urbanistica in vigore in Emilia-Romagna dal 2018, improntata al consumo di suolo a saldo zero.

Oggi il taglio del nastro della rinnovata piazza Emilio Biazzi: insieme al sindaco Luca Quintavalla, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, presenti consiglieri comunali, i tecnici progettisti, le imprese che hanno realizzato i lavori, oltre ai rappresentanti delle realtà associative e commerciali che hanno collaborato al “percorso partecipato” che ha portato alla definizione degli interventi.

“Spazi pubblici completamente rinnovati, più belli e vivibili, in cui ritrovarsi come comunità, alla cui progettazione hanno contributo gli stessi cittadini: oggi è un giorno di festa per Castelvetro- ha detto il presidente Bonaccini-. La Regione è al fianco dei Comuni per promuovere uno sviluppo più equo e sostenibile, che rafforzi le identità dei luoghi, riduca le distanze tra centro e periferia, promuova occasioni di condivisione tra i cittadini”.

Cosa è stato fatto

Il progetto “Rigenerazione degli spazi pubblici – via Roma al centro” ha previsto la riqualificazione dell’area centrale del comune, e in particolare di via Roma, piazza Biazzi, il parco Biazzi e quello della scuola materna. Il costo complessivo è stato di circa 1,2 milioni di euro, di cui 838mila euro dalla Regione e 362mila dal Comune.

Via Roma in particolare è stata ripensata come uno spazio condiviso, grazie a interventi per moderare il traffico, mettere in sicurezza gli attraversamenti, dare priorità ai pedoni e alla bicicletta, ripensare l’illuminazione e il verde pubblico.

Altre azioni – tra cui la realizzazione di un’area gioco per i bambini e un’arena per il cinema estivo – hanno riguardato il recupero e la valorizzazione del parco dell’Istituto “Emilio Biazzi” non solo a servizio degli anziani residenti nella struttura residenziale, ma anche come luogo “verde” per tutti i cittadini, dove realizzare iniziative di socializzazione fra le diverse generazioni.