(Sesto Potere) – Forlì – 17 marzo 2023 – Ieri pomeriggio, nel corso della seduta della competente commissione consiliare, il gruppo consiliare di Forlì e Co. ha sollevato il tema dell’emergenza abitativa che caratterizza il territorio di Forlì. A seguire il comunicato stampa che illustra la posizione del gruppo (nella foto in alto Morgagni e Calderoni).
“L’aumento degli affitti, la perdita di potere d’acquisto degli stipendi, l’accrescersi del disagio sociale e dei costi energetici hanno generato anche nella nostra città una condizione di crescente difficoltà per molte famiglie a sostenere la spesa per l’abitazione.
Si tratta di un problema delle molteplici sfaccettature, una delle quali è quella che si lega al crescente bisogno, per le famiglie a basso reddito, di appartamenti di edilizia residenziale pubblica (Erp), a canone sociale e calmierato.
Da questo punto di vista, abbiamo messo in evidenza con preoccupazione una situazione nella quale una parte sempre più consistente del patrimonio Erp del Comune (il cui ammontare totale è circa 1600 alloggi) è sfitto a causa dell’impossibilità dell’ente gestore di effettuare i lavori di ristrutturazione e sistemazione necessari ad una nuova assegnazione (il cui costo, in alcuni casi, si aggira su un valore di diverse decine di migliaia di euro).
Si tratta di un problema purtroppo strutturale, che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale. Attualmente gli appartamenti sfitti in attesa di risistemazione sono circa 260 (pari a oltre il 15% del patrimonio totale) contro i circa 150 del 2019; a titolo di raffronto, nella vicina Cesena a fronte di circa 900 alloggi solo meno di una trentina risultano vuoti in attesa di ristrutturazione.
L’aspetto ancora più preoccupante è che il numero degli alloggi sfitti aumenta, ormai strutturalmente, di circa 20-25 unità l’anno; infatti le risorse a disposizione dell’ente gestore per questo tipo di interventi, derivanti esclusivamente dai canoni, non sono sufficienti per far fronte agli 80-90 alloggi che ogni anno si liberano e devono essere risistemati.
Recuperare e mettere a disposizione delle famiglie questo ingente patrimonio è una priorità fondamentale. Abbiamo quindi chiesto all’Amministrazione di assumere l’impegno a definire, in sinergia con Acer, un piano pluriennale di risorse straordinarie (anche mediante eventuali alienazioni di immobili) per recuperare progressivamente tutti gli alloggi sfitti e rispondere alle attese di centinaia di famiglie che sono in graduatoria.
Abbiamo accolto positivamente la condivisione da parte dell’Assessore Cicognani dell’urgenza di questo intervento e la promessa di un significativo impegno finanziario per avviare il recupero di immobili sfitti. Ci pare una importante inversione di rotta rispetto a quanto avvenuto in questi quattro anni di governo, che però chiediamo venga formalizzata con la massima urgenza tramite la presentazione di un provvedimento conseguente al consiglio comunale.
Nondimeno, riteniamo che questo intervento rappresenti solo un primo passo, tramite il quale si potrà recuperare quella parte di patrimonio abitativo sfitto accumulatasi negli ultimi 4 anni.
Un’azione una tantum non è sufficiente per risolvere il problema strutturale di decine di alloggi che ogni anno si svuotano per il normale turnover e che, con le risorse attuali, non si riesce a recuperare.
Per questo chiediamo una programmazione pluriennale che si proponga, mettendo a disposizione strutturalmente le risorse adeguate e fornendo anche il necessario supporto tecnico in sinergia con Acer, il recupero complessivo dell’intero patrimonio Erp, sia quello sfitto da lunga data che quello che si libera annualmente.“
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