(Sesto Potere) – Cesena, 28 luglio – Nicola Bombacci, fondatore del Partito comunista. Benito Mussolini, il creatore della rivoluzione fascista. Romagnoli dalle origini socialiste e amici fraterni. Condussero una vita parallela, accomunata dalla passione politica e da una propensione rivoluzionaria che prima li dividerà poi, con la Repubblica Sociale Italiana, li unirà nuovamente. Fino all’ora fatale, quando i due amici di sempre affronteranno lo stesso tragico destino.
Di questa storia, scomoda e spesso tenuta in ombra, ne parlerà all’incontro di CasaPound Italia di Forlì-Cesena in programma questo venerdì, 29 luglio, a Cesena, Fabrizio Vincenti, autore del libro ‘A sognare la repubblica: Bombacci con Mussolini a Salò’.

“Una storia fatta di passione, amicizia e tanta politica. Quella di Bombacci è una vicenda per molti assolutamente sconosciuta. Persino imbarazzante per quella ‘buona destra istituzionale’ che oggi fa da sponda a liberismo e atlantismo, e altrettanto per quella ‘sinistra moderata e mondana’, ugualmente atlantista, che ha smesso da tempo di essere di sinistra perché ha perso il contatto con le masse popolari e i suoi reali problemi – si legge nel comunicato della locale sezione della tartaruga frecciata – tanto che preferisce alle lotte per i diritti sociali l’impegno per quei diritti, che chiama civili, a favore di gruppi di minoranze organizzati in lobby che, anziché lottare per lavoro, salute e natalità si agitano, ad esempio, per le teorie gender e per l’arrivo dei clandestini”.
“Una storia di cent’anni fa, nata in Romagna e finita nel nord Italia durante gli ultimi giorni della Repubblica Sociale Italiana. Ma ancora attuale – spiega CasaPound – , persino vivificante perché fatta da due protagonisti del secolo delle rivoluzioni, impregnati di sogni disperati, che tentarono di cambiare il mondo. Prima da posizioni comuni, il socialismo, poi radicalmente opposte (fascismo e comunismo) infine, fianco a fianco, sulla stessa barricata”.
“Con questa conferenza – conclude la nota di CasaPound – vogliamo omaggiare quel carattere romagnolo, combattivo e temerario, oramai dimenticato, l’eresia feconda di chi è capace di costruire anche infrangendo stereotipi e steccati e il valore dell’amicizia che, se sincera, è in grado di superare ostacoli altrimenti insormontabili. Rievocare una storia, carica di passione umana più che di intellettuali sottigliezze, che forse potrà ispirare chi è sempre pronto a buttarsi nelle battaglie nazionali e popolari”.
Appuntamento alle ore 19:30 in Corte Dandini.
Seguirà cena sociale di autofinanziamento e musica “non conforme”.