(Sesto Potere) – Cesena – 15 settembre 2022 – “Caro energia per le imprese. Facciamo il punto”: è stato il tema del webinar organizzato da Confartigianato Cesena con il responsabile dell’area Energia e Utilities di Confartigianato Federimpresa Cesena Paolo Gabelli. Si sono collegati centinaia di imprenditori.

“Per il secondo e terzo trimestre 2022 il Governo – ha spiegato Gabelli  – ha previsto la possibilità per le imprese con contatore di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 KW, di usufruire di crediti d’imposta sull’acquisto di energia elettrica e gas, misure insufficienti a ristorare le imprese, viste le percentuali di aumento del costo dell’energia che ormai appaiono fuori controllo. A fianco di queste misure, per difendere i fatturati e cercare di resistere in questo complicato momento, è importante capire come districarsi sul mercato e raccogliere le giuste informazioni per essere aggiornati. Gli 
interventi del Governo contro il caro energia saranno al centro del webinar incentrato sui provvedimenti nazionali fra cui la riduzione degli oneri di sistema in bolletta e il credito di imposta per le imprese non energivore e non gasivore”

“Bisogna intervenire in fretta sul dramma del caro energia – aggiunge il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena composto da Daniela Pedduzza, Stefano Ruffilli e Marcello Grassi (nella foto in alto)- con interventi consistenti e immediati nella fruibilità perché la complicatezza delle procedure burocratiche costituiscono per le piccole imprese una barriera all’accesso agli sgravi e i ritardi nelle erogazioni possono favorire l’ecatombe del settore produttivo. Abbiamo lanciato la campagna informativa con lo slogan “Non togliete energia allo sviluppo delle imprese!”. Per accedere al credito d’imposta bisogna eliminare le procedure che risultano  enormemente complesse”.

“Un altro serio problema  – aggiunge il Gruppo di Presidenza Confartigianato – è che un gran numero di imprese artigiane di servizio o di altra tipologia che si stanno vedendo le bollette triplicate, come ad esempio parrucchiere ed estetiste,  non avrà modo di avere alcun ristoro appunto perché sotto la soglia di potenza dei 16,5 kw e questo è iniquo perché anche la loro situazione è insostenibile. Confartigianato ha proposto di confermare e potenziare le misure già attuate da questo
esecutivo: azzeramento degli oneri generali di sistema per luce e gas, proroga del credito d’imposta sui costi di elettricità e gas per le imprese non energivore e non gasivore. Inoltre serve  un tetto europeo al prezzo del gas e va recuperato il gettito calcolato sugli extraprofitti, per non aggravare la situazione del bilancio pubblico. Questa è anche l’occasione per riformare la tassazione dell’energia, che tocca il 51% della bolletta e penalizza con maggiori oneri proprio le piccole imprese che consumano meno, in barba al principio chi inquina paga”.