(Sesto Potere) – Roma – 3 marzo 2022 – Come previsto ieri dal Codacons (leggi qui), i prezzi della benzina in modalità servito hanno sfondato la soglia dei 2,1 euro al litro, con alcuni marchi che vendono oggi la verde a 2,111 euro/litro.

Più nel dettaglio, il prezzo medio della benzina al servito è di 2,024 euro/litro (ieri era 2,015) con gli impianti delle varie compagnie che propongono prezzi medi tra 1,965 e 2,111 euro/litro, mentre la benzina dei distributori di carburanti ‘no logo’ (le cosiddette “pompe bianche”) è a 1,927.
Anche il prezzo medio del diesel è aumentato da 1,895 euro/litro di ieri a a 1,904 di oggi, prezzi medi delle compagnie a 1,844 e 1,974 euro/litro, rispetto a 1,809 euro/litro dei distributori ‘no logo’.
“Una escalation dei listini dei carburanti che – spiega il Codacons – risente del conflitto in Ucraina e delle tensioni sulle quotazioni internazionali del petrolio”.
“Siamo in presenza di una vera e propria emergenza perché i rincari di benzina e gasolio non solo aggravano la spesa per i rifornimenti di carburante di famiglie e attività produttive, ma hanno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma – afferma il presidente dell’associazione Carlo Rienzi – Il Governo deve intervenire con urgenza per calmierare i listini alla pompa, intervenendo attraverso una sterilizzazione dell’Iva e un taglio delle accise che pesano su benzina e gasolio, in modo da contenere anche gli effetti sui prezzi dei beni trasportati”.