(Sesto Potere) – Bologna – 12 febbraio – “Il caro bollette è del tutto insostenibile per le imprese, soprattutto quelle medio-piccole. Le statistiche acquisite nei primi mesi del 2022, rispetto al 2021, riportano un +70% per la fornitura di energia elettrica e un +105% in media per le forniture di gas naturale. Non se la passano meglio i cittadini che devono sopportare un aggravio del 25/30% in media per sostenere il costo delle utenze domestiche o gli enti locali chiamati a coprire i costi delle spese energetiche di competenza, decine di migliaia di euro in più a bilancio. E di questo onere insostenibile gli stessi Comuni dell’Emilia-Romagna si sono fatti cassa di risonanza due giorni fa con l’ iniziativa delle luci spente sui principali monumenti di molte città. Ma tutto questo non basta”:
a sottolineare la gravità del problema è Tullia Bevilacqua, segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna (nella foto in alto, ndr).
L’esponente sindacale porta la questione sul piano locale.

“Sul caro-bollette il governatore Stefano Bonaccini ha lanciato un appello al presidente del consiglio Mario Draghi chiedendo l’approvazione al più presto di un apposito decreto. S’è appellato anche all’Europa. I fondi di cui si parla per lo stanziamento del governo si aggirano sui 4 miliardi di euro. Ma soltanto i Comuni stimano per le amministrazioni locali, un aggravio di almeno 550 milioni di euro (un terzo in più) sulla spesa annua. I soldi dunque non bastano a coprire le esigenze anche di imprese, singoli utenti e famiglie. È del tutto evidente che la stessa Regione deve farsi parte attiva in una questione che riguarda l’intero tessuto socio-economico locale. Se non arrivano gli aiuti richiesti gli enti locali per far quadrare i conti saranno costretti a tagliare i servizi ai cittadini”: aggiunge Tullia Bevilacqua.
La proposta dell’Ugl Emilia-Romagna è: “attivare un ‘Tavolo ad hoc’ e convocare le parti, le stesse del Patto del lavoro, più le associazioni di utenti e consumatori, oltre al terzo settore e le fondazioni bancarie, nessuno escluso, per avviare un confronto e ragionare sull’ipotesi di scovare le risorse per creare un fondo straordinario da stanziare alle categorie che subiranno maggiormente la stangata del caro-bollette. Come le piccole e medie imprese, le più colpite dai costi energetici, a rischio chiusura con la gravissima ripercussione che ne conseguirebbe in termine di perdita di posti di lavoro e tenuta del tessuto sociale”.
“Lo scenario peggiore è che si aggravi il corto circuito della crisi pandemica e di quella economica già in atto con l’aggravio delle spese per l’energia insostenibili per famiglie e imprese. Si deve intervenire e siamo sicuri che non mancherà una risposta positiva da parte di Bonaccini, solitamente favorevole al confronto e, per i casi più importanti, alla concertazione diretta fra le parti”: conclude il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.