(Sesto Potere) – Bologna – 11 novembre 2022 – Un manichino con le sembianze di Giorgia Meloni, con indosso abiti militari, è stato appeso a testa in giù in pieno centro storico a Bologna, sotto le Due Torri, in Piazza di Porta Ravegnana, durante una manifestazione organizzata dal collettivo Cua e dal Laboratorio Cybilla. Presenti centinaia di ragazzi. Sono stati esplosi anche fumogeni e imbrattate vetrine e mura di palazzi.
L’azione più eclatante è stata documentata dagli stessi attivisti sulle loro pagine social.

Si registrano e moltiplicano i commenti politici di condanna dell’ inqualificabile gesto.

A partire dalla dichiarazione del sindaco di Bologna Matteo Lepore che in una nota afferma: “La nostra città ieri sera è stata vittima di un gesto di violenza inaccettabile. Come sindaco e cittadino di Bologna non solo condanno con fermezza, ma chiedo che i responsabili vengano identificati e che provvedimenti seri siano assunti dalle autorità competenti. Non ci può essere tolleranza, né comprensione. Manifestazioni di questo tipo nulla hanno a che fare con la dialettica democratica. Al contrario, la violenza politica è la morte della democrazia. Cosa che non consentiremo. Non a Bologna. Per questo chiedo a tutti e a tutte di isolare i violenti, di non offrire alcuna sponda di comprensione o legittimazione. Perché alle questioni sociali si risponde con la politica che si rimbocca le maniche, non invece con la stupidità egoista e inconcludente di che soffia sul fuoco per cercare di esistere. Alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni esprimo piena solidarietà e la invito a venire quando vorrà a Bologna. Sarà accolta personalmente da me a nome della città. La mia vicinanza va anche ai cittadini, alle imprese e alle forze dell’ordine, costrette a subire questi soprusi e a operare per il bene comune.”

“La violenza e l’aggressività di certa sinistra non conoscono limiti. Ci auguriamo che gli esponenti politici di tutti gli schieramenti condannino quanto accaduto. La nostra solidarietà al Presidente del Consiglio.”: hanno commentato i vertici nazionali del partito di Fratelli d’Italia e i dirigenti della Federazione di Bologna.

Il senatore di FdI bolognese Marco Lisei parla di: “Violenza inaccettabile”.

Tommaso Foti, Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati,  commenta: “A Bologna un manichino del presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stato appeso a testa in giù durante una manifestazione dei collettivi contro il governo. Sacrosanto il diritto di manifestare il proprio dissenso. Inaccettabile è invece l’incitamento alla violenza. Il Pd prenda immediatamente le distanze dall’ennesimo vergognoso episodio di demonizzazione dell’avversario politico!”.

E il deputato bolognese Galeazzo Bignami aggiunge: “Ecco i collettivi di sinistra che a Bologna ancora una volta dimostrano, se mai ve ne fosse stato bisogno, la loro violenza e pericolosità. Cosa sarebbe successo a parti invertite? Ferma condanna e sempre dalla parte giusta. Dalla parte di Giorgia Meloni”.

“Una manifestazione con messaggi violenti, denigratori, inaccettabili. Culminata con l’esposizione di un fantoccio in tenuta militare, appeso a testa in giù, che nelle intenzioni dei promotori di questa iniziativa voleva raffigurare il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Condanniamo fermamente i toni e le modalità di protesta dei collettivi di sinistra, ma quello che abbiamo visto per le strade di Bologna non è niente di nuovo: arroganza, mancanza di rispetto, demonizzazione dell’avversario politico, fino all’ inaccettabile incitazione alla violenza. Ci auguriamo che il Pd e la sinistra prendano le distanze e condannino pubblicamente questo modo di manifestare”: ha dichiarato Alice Buonguerrieri, deputato romagnolo di Fratelli d’Italia. “Così si avvelena il clima politico nel Paese – ha aggiunto la parlamentare di FdI – Ringraziamo le forze dell’ordine per aver tenuto sotto controllo una situazione molto tesa, ci auguriamo che questo gesto non resti impunito perché legalità e ordine pubblico devono essere sempre garantiti”.

“Bisogna essere davvero dei farabutti per manifestare il proprio dissenso in questo modo. Non solo hanno fatto una cosa ignobile appendendo a testa in giù il manichino di Giorgia Meloni, ma hanno pure rivendicato con orgoglio il gesto. E poi vogliono dare lezioni di democrazia agli altri”: ha detto l’ex deputato forlivese di Italia Viva Marco Di Maio.

Foto in alto da: e-tv.it , foto nell’articolo da: pagina Fb del sindaco Lepore