(Sesto Potere) – Bologna – 15 marzo 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., riunitosi nella giornata di ieri sotto la Presidenza di Enrico Postacchini, ha approvato il Progetto di Bilancio di Esercizio e il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 oltre alla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario al 31 dicembre 2022, ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016
(Bilancio di Sostenibilità) ed alle altre relazioni e proposte che saranno sottoposte all’Assemblea degli azionisti il 26 aprile prossimo.
I commenti
“Chiudiamo un 2022 con diversi segnali positivi, nel quale abbiamo registrato un’importante ripresa del volumi di traffico che, tuttavia, non ha ancora raggiunto stabilmente i livelli prepandemici, con un gap di circa il 10%” – ha commentato Nazareno Ventola, Amministratore
Delegato e Direttore Generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. “Al netto degli effetti della pandemia, la cui eco è andata con il passare dei mesi sempre più affievolendosi, il 2022 ha evidenziato comunque criticità a causa dell’aggressione della Russia all’Ucraina che ha
prodotto un forte impatto per via dell’aumento dei costi dell’energia e materie prime e, di conseguenza, dell’inflazione. Nonostante ciò, il Marconi ha registrato comunque risultati confortanti, confermandosi 7° scalo italiano per traffico passeggeri. La nostra attenzione
verso lo scenario attuale, instabile e imprevedibile, resta molto alta ma ci spinge, al contempo, a non arrestare il nostro sviluppo, soprattutto in termini di sostenibilità ambientale, innovazione e miglioramento generale dell’esperienza di viaggio dei nostri utenti attraverso una serie di interventi infrastrutturali nell’ambito dell’aerostazione che verranno avviati nell’anno in corso”.
“Siamo complessivamente soddisfatti dei risultati registrati nel 2022. Il Marconi si conferma un’infrastruttura nevralgica per l’area di riferimento, mantenendo la 3^ posizione nel settore cargo e continuando a generare un indotto importantissimo per l’Emilia Romagna e le regioni limitrofe. Altresì, sebbene in un contesto di incertezza costante che si protrae ormai dal 2020, sono orgoglioso che l’impegno profuso dalla società su tematiche sempre più centrali come quella della sostenibilità sociale, ci ha portato ad essere il primo gestore aeroportuale italiano ad ottenere la certificazione di gender equality”, ha commentato Enrico Postacchini, Presidente di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna.

A febbraio 535 mila passeggeri
Dopo un’estate 2022 in forte crescita rispetto ai livelli pre-pandemia e un autunno-inverno di consolidamento dei dati, a febbraio 2023 l’Aeroporto di Bologna ha registrato 535.395 passeggeri, che evidenziano un incremento importante sullo stesso mese del 2022 (+35,9%), ma che rappresentano anche un arretramento del 9,1% rispetto a febbraio 2019.
Nel dettaglio, i passeggeri su voli nazionali sono stati 127.477 (-0,7% sul 2022 e -7,7% sul 2019), mentre i passeggeri su voli internazionali, a quota 407.918, sono risultati in forte crescita sul 2022 (+53,6%) e in calo (-9,5%) sul 2019.
I movimenti aerei del mese sono stati 4.238, in aumento sul 2022 (+20,8%), ma ancora inferiori rispetto al 2019 (-15,4%). Più stabili i volumi di merci trasportate per via aerea, pari a 3.335 tonnellate, in calo del 2,0% sul 2022 e in crescita del 4,5% sul 2019.
Le mete preferite di febbraio 2023 sono state: Catania, Barcellona, Madrid, Parigi Charles de Gaulle, Tirana, Palermo, Londra Heathrow, Bucarest, Istanbul e Francoforte.
Dati di traffico
Il 2022 ha fatto registrare una progressiva ripresa dei volumi di traffico raggiungendo, nel terzo trimestre, i livelli del 2019. Dopo un mese di gennaio impattato dalla variante Omicron, a partire dal mese di febbraio, grazie alla riduzione delle restrizioni per gli ingressi in Italia di passeggeri provenienti dai Paesi UE, i volumi di traffico hanno fatto segnare un graduale aumento. A partire da giugno, il traffico ha superato quindi i livelli pre-pandemici, fino a registrare i record storici di passeggeri transitati nell’aeroporto nei mesi di luglio e agosto. Negli ultimi mesi dell’anno, in corrispondenza dell’avvio della stagione invernale, si è tuttavia registrata una nuova frenata rispetto ai valori pre-pandemici.
Nel 2022 lo scalo ha registrato complessivamente 8.496.000 passeggeri, in forte crescita rispetto al 2021 (+107,0%), con 70.871 movimenti (+66,8%) e 55.195 tonnellate di merce trasportata (+10,1%). Tuttavia, rispetto al 2019 – ultimo anno pre-Covid – il traffico passeggeri nel 2022 è stato inferiore del 9,7% e i movimenti dell’8,1%. In controtendenza rispetto al 2019, invece, il traffico merci, superiore del 13% nel 2022.
Il load factor medio risulta in aumento dal 68,7% del 2021 al 79,2% del 2022.
In aumento rispetto al 2019 il traffico low cost (+10,9%), mentre il traffico legacy ha mostrato un recupero più lento (-37,6% rispetto al 2019) per effetto sia di una maggiore contrazione dei movimenti sia di un minor fattore di riempimento dei voli.
Si conferma l’evoluzione a due velocità del traffico domestico rispetto a quello internazionale, penalizzato dal permanere di parziali limitazioni alla circolazione delle persone tra alcuni Stati (soprattutto nella prima parte dell’anno). I passeggeri su voli nazionali hanno già superato ampiamente i livelli di traffico pre-pandemia (+13,2% rispetto al 2019), mentre quelli su voli internazionali registrano un -15,7% rispetto al 2019.
Nel 2022 sono state raggiungibili direttamente da Bologna 127 destinazioni, in aumento rispetto al 2019 di 7 unità e di 14 rispetto al 2021.
Analizzando le performance dei vettori, Ryanair si conferma essere la prima compagnia sullo scalo con il 56,9% del traffico totale. Al secondo posto vi è Wizz Air, con una quota che è cresciuta dal 5,4% nel 2019 al 10% nel 2022. Al terzo posto invece Air France.
Lo scalo di Bologna si conferma anche nel 2022 il terzo aeroporto italiano nel settore cargo (era quinto nel 2019). Il traffico via superficie presenta un incremento del 13,3% rispetto al 2019, a fronte di una ripresa della componente via aerea pari al 12,9% ed un incremento complessivo del 13%, superiore rispetto alla crescita media italiana del 2022 (pari al circa il 2%).
Dati patrimoniali e investimenti
Nel corso dell’anno 2022 sono state portate avanti le attività di sviluppo delle infrastrutture che durante il 2020 e il 2021 avevano subito dei rallentamenti causati, principalmente, dalle restrizioni imposte dalla pandemia.
L’ammontare complessivo degli investimenti realizzati al 31 dicembre 2022 e degli interventi a fondo di rinnovo è pari a 20 milioni di euro. In particolare, tra gli investimenti, 8,5 milioni di euro sono relativi ad investimenti legati all’esecuzione del Masterplan e 9,9 milioni di euro sono relativi ad investimenti destinati all’operatività aeroportuale.
Tra i principali interventi conclusi nell’anno destinati al miglioramento del servizio offerto al passeggero, all’efficientamento energetico e alla mobilità sostenibile si segnalano: il potenziamento dell’illuminazione dei piazzali con utilizzo di led a risparmio energetico; la realizzazione di salette per ampliare le aree di attesa per i passeggeri; il nuovo servizio “Tellis” di interprete digitale per passeggeri non udenti; la realizzazione di una bike station per incentivare il trasporto sostenibile e la realizzazione di un nuovo sito Web per migliorare il servizio offerto al passeggero.
Tra i principali interventi in corso di realizzazione al 31 dicembre 2022 si segnala l’ampliamento del parcheggio aeromobili Apron 3 collegato al piazzale dedicato all’Aviazione Generale, la realizzazione di un nuovo impianto di laminazione delle acque di dilavamento dell’aeroporto e la rifunzionalizzazione dell’area cargo con l’obiettivo di incrementare la capacità di stoccaggio e riorganizzare gli spazi.
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 dicembre 2022 è positiva ed è pari a 7 milioni di Euro contro un indebitamento finanziario netto di 43,2 milioni al 31 dicembre 2021.
Lato liquidità, la variazione più rilevante è dovuta all’incasso del contributo del Fondo di compensazione danni Covid oltre ai flussi generati dall’aumento del fatturato e dalla riduzione dei giorni medi di incasso dei crediti.
Patrimonio Netto consolidato e del Gruppo pari a 189,3 milioni di euro contro 157,8 milioni al 31 dicembre 2021.