(Sesto Potere) – Bologna – 12 luglio 2022 – Rafforzare le azioni di prevenzione e contenimento della zanzara comune e tigre, promuovendo nel contempo l’inclusione sociale e lavorativa di persone fragili.

È questa l’idea al centro dell’innovativo progetto “Cura del territorio 3-Mosquito”, promosso dal Dipartimento welfare e promozione del benessere di comunità del Comune (settori Salute e ambiente e Inclusione sociale e adulti vulnerabili” insieme ad Auser Volontariato Bologna e CAA Giorgio Nicoli, rinnovato ed ampliato per il secondo anno dopo gli ottimi risultati ottenuti nella prima edizione.

Il progetto, che ha preso il via in questi giorni, rientra nell’ambito dei Puc (Progetti utili alla collettività), le attività obbligatorie e non retribuite destinate a tutti i beneficiari del Reddito di cittadinanza abili al lavoro.

In particolare, le persone beneficiarie del Reddito di cittadinanza verranno impegnate per effettuare trattamenti larvicidi contro le zanzare nei tombini di alcune aree private collocate vicino a luoghi di interesse pubblico come scuole, parchi e centri sportivi per ridurre la presenza della zanzara in zone strategiche particolarmente frequentate da bambini e cittadini.

I trattamenti si svolgono ogni tre settimane da inizio luglio a fine settembre e sono aggiuntivi rispetto alle ordinarie attività di trattamento svolte dal Comune e dai cittadini.

I beneficiari coinvolti saranno dotati di un badge identificativo e informeranno i cittadini attraverso appositi volantini.

Inoltre vengono organizzate delle attività di trattamento e disinfestazione in occasione dei principali eventi di Bologna Estate, grazie al coordinamento delle realtà promotrici svolto da Auser.

Il progetto, della durata di cinque mesi – spiega il Comune di Bologna in una nota – rappresenta anche un’importante opportunità di formazione e apprendimento, con l’obiettivo di favorire anche un possibile futuro inserimento lavorativo. 10 beneficiari del Reddito di cittadinanza coinvolti, saranno infatti impegnati in attività di formazione, realizzate dai tecnici che effettuano i trattamenti per conto del Comune.
L’obiettivo – di questo come degli altri Puc attivati dal Comune – è infatti di offrire un’occasione di inclusione e crescita sia per i beneficiari, che vengono inseriti nei progetti in base ai loro interessi e propensioni, che per l’intera collettività.