(Sesto Potere) – Rimini – 20 marzo 2020 – Anche i neonati piccolissimi ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale di Rimini sentono il disagio e il dolore esattamente come gli adulti. Ecco perchè è nato il programma NIDCAP (Newborn Individualized Developmental Care and Assessment Program) , che permette di interpretare i segnali mandati dal neonato che non può esprimersi come un adulto.

Il metodo NIDCAP è stato messo a punto per sostenere i neonati e le loro famiglie durante e dopo il ricovero in terapia intensiva ed ha l’obiettivo di ridurre al minimo le esperienze stressanti e la separazione dai genitori e di sostenere lo sviluppo attraverso un’assistenza individualizzata.
Le linee-guida NIDCAP, di cui oggi ricorre la Giornata mondiale, sono fedelmente seguite nel reparto TIN di Rimini, guidato dalla dottoressa Gina Ancora.

Grazie all’impegno pioneristico di Natascia Simeone, insieme a tutto lo staff, è possibile garantire il controllo del dolore, l’allattamento al seno, la dimissione precoce, la crescita armonica e un adeguato sviluppo psicomotorio. Per raggiungere questi obiettivi è doveroso lavorare precocemente con la famiglia, favorendo la relazione attraverso il coinvolgimento attivo di entrambi i genitori nelle cure e nell’accudimento. Questo aiuta anche mamma e papà a diventare genitori competenti, migliorando la loro condizione emotiva e riducendo paura, depressione e ansia.
Tutto questo, con le opportune precauzioni va salvaguardato anche ai tempi del coronavirus. Se gli spazi della TIN sono stretti è necessario che mamma e papà vengano in reparto in momenti diversi, indossando la mascherina e igienizzandosi bene le mani, senza però rinunciare mai ai benefici dell’allattamento al seno ed al contatto pelle a pelle.
La Terapia Intensiva Neonatale di Rimini ha deciso così di festeggiare insieme ai genitori la giornata mondiale NIDCAP, con una torta a tema, regalata dall’associazione “La Prima Coccola”, dimostrando che mantenendo le giuste distanze e le corrette precauzioni i genitori supportati dagli operatori possono continuare a mantenere quel contatto fondamentale per la crescita del bambino.