(Sesto Potere) – Bologna – 26 maggio 2023 – Anche il presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini ha incontrato, martedì scorso, la presidente Giorgia Meloni e i ministri a Palazzo Chigi per valutare, assieme alle rappresentanze economiche e sociali dell’Emilia-Romagna, proposte condivise con sindacati e associazioni per rispondere all’emergenza dell’alluvione.

L’incontro si è infatti tenuto al termine del Consiglio dei Ministri chiamato a varare il Decreto legge maltempo con cui sono stati stanziati oltre 2 miliardi di euro per l’Emilia-Romagna.

Alle imprese il Decreto legge riserva – per tutti i dipendenti impossibilitati a proseguire in questo momento delicato il lavoro – la cassa integrazione in deroga per fino a 90 giorni, una misura coperta fino a 580 milioni di euro e una una tantum fino a 3 mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività, con copertura fino a 300 milioni di euro.
È inoltre previsto un rafforzamento dell’accesso al fondo di garanzia per le Piccole e Medie Imprese, con previsione di un aumento della garanzia anche fino al 100%. La copertura del rafforzamento del fondo destinata interamente alle Piccole e Medie Imprese delle zone colpite ha una copertura di 110 milioni di euro, e riguarda il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. 

Il presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini rivolge un ringraziamento al “presidente Meloni per la rapidità e al Consiglio dei Ministri per la vicinanza dimostrata, segno di grande responsabilità. A questo ringraziamento ne rivolgo un altro altrettanto grande alla protezione civile, alla Regione, alle istituzioni e a tutti i Sindaci coinvolti. E soprattutto ai volontari e tutte le ragazze e ai ragazzi che a migliaia sono arrivati da ogni città, anche da molto lontano, per aiutare”.

Il Governo con questo intervento ha messo in campo anche importanti aiuti per le persone. “Seppure non saranno sufficienti a riportare tutto subito alla normalità – continua Cavini -, si tratta di interventi di notevole dimensione e ora, da subito, lavoreremo per fare in modo che queste risorse arrivino ad essere utilizzate nel più breve tempo possibile”. 

“La massima priorità ora è quella di concentrare ogni sforzo per garantire la sicurezza delle persone ancora a rischio. In questa fase dell’emergenza le preoccupazioni principali sono e devono essere quelle di dare risposte a necessità immediate. Subito dopo occorrerà iniziare a pensare a un piano per la ricostruzione che, insieme a un piano di prevenzione efficace, possa garantire la messa in sicurezza del territorio. I cambiamenti climatici e i fenomeni ambientali estremi hanno tempi di ritorno sempre più brevi e non ci lasciano altre possibilità”: ha aggiunto Cavini.