(Sesto Potere) – Roma – 14 settembre 2023 – S’è svolto questa mattina, a Palazzo Chigi, un tavolo per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione dopo l’alluvione del maggio scorso che ha colpito i territori dell’Emilia Romagna e delle Marche.
Presenti all’incontro il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, il viceministro alle Infrastrutture e trasporti, Galeazzo Bignami, il commissario alla ricostruzione, generale Francesco Paolo Figliuolo, e il capo del Dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio.
Alla riunione hanno partecipato anche il commissario per la ricostruzione del Centro Italia, Guido Castelli, l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, il segretario generale della Presidenza del Consiglio, Carlo Deodato e il capo dell’Ufficio del Coordinamento legislativo del Ministero dell’economia e delle finanze, Daria Perrotta.
“La riunione a Palazzo Chigi sullo stato dei lavori di ricostruzione post alluvione ci restituisce un quadro con nuove risorse per famiglie e imprese, semplificazioni nelle procedure e un nuovo supporto operativo per i Comuni, specialmente quelli più piccoli. Il punto fatto dal Generale Figliuolo conferma l’efficienza e la concretezza richiesta dal Governo Meloni alla struttura commissariale: la ricostruzione procede spedita sul giusto binario”: ha commentato l’esito dell’incontro è Alice Buonguerrieri, (nella foto in alto), deputato di Fratelli d’Italia.

“Famiglie e imprese saranno completamente ristorate, questo è l’impegno preso dal Presidente Meloni e così sarà: il Commissario Figliuolo, in attesa della quantificazione totale, ha già 600 milioni di euro a disposizione per coprire questa prima fase: infatti saranno utilizzate per questo scopo le risorse inizialmente destinate alla copertura della cassa integrazione e non utilizzate, parliamo di circa 400 milioni che si aggiungono ai 200 già stanziati. Stando sul territorio abbiamo riscontrato i timori dei Comuni, specialmente quelli più piccoli, di non riuscire a far fronte a tutte le incombenze tecniche per la ricostruzione: è comprensibile e visto che Provincia e Regione si sono dimostrate incapaci di dare supporto agli enti locali minori, Figliuolo ha confermato il fatto che la struttura commissariale interverrà anche su questo fronte, mettendo a disposizione tecnici e figure amministrative, così da dare modo ai Comuni di evadere le pratiche e impostare la progettualità necessaria”: spiega Alice Buonguerrieri.
“In Regione poi è ancora attiva la struttura commissariale per la ricostruzione post sisma, ci sono ancora centinaia di figure impegnate fino a fine anno che potrebbero essere utilizzate anche nella ricostruzione post alluvione, vedremo se la Regione sarà collaborativa almeno in questo. Molto importante è poi l’annunciato snellimento delle procedure: l’affidamento diretto dei lavori di ricostruzione sarà possibile fino a 500 mila euro, famiglie e imprese potranno chiedere i ristori dei danni con semplice perizia asseverata, noi ci fidiamo dei cittadini e partiamo da un presupposto di fiducia nei loro confronti; è un importante cambiamento rispetto al passato, seguiranno ovviamente i dovuti controlli, ma ora serve fiducia e celerità. È poi allo studio il meccanismo del credito di imposta attraverso cui lo Stato fa da garante per i cittadini e paga il differenziale di interesse, strumento anche questo utile a creare immediata liquidità per famiglie e imprese”: continua a spiegare il deputato romagnolo di Fratelli d’Italia.
“La sinistra che tanto sbraita a proposito dei presunti ritardi dovrebbe spiegare perché, nonostante ci siano 289 milioni di euro per la copertura delle somme urgenze a disposizione della struttura commissariale, che è pronta al pagamento, sino ad oggi siano arrivate richieste per soli 500 mila euro. Piuttosto che perdere tempo su queste futili polemiche, la Regione farebbe bene a inviare i documenti richiesti, sin da giugno, sullo stato dei reticoli idrografici e delle infrastrutture idriche prima dell’alluvione. I cittadini chiedono giustamente di vivere in condizioni di sicurezza, ma per approntare gli interventi necessari serve conoscere dove c’erano criticità non affrontate, perché è lì che bisogna intervenire in via prioritaria – conclude Buonguerrieri – E’ inammissibile che Bonaccini, per coprire la mancata manutenzione della Regione sui corsi d’acqua e sulle infrastrutture, non fornisca queste informazioni”.