(Sesto Potere) – Forlì – 23 maggio 2023 – Accolto in Municipio – oggi pomeriggio – nella sala del consiglio comunale il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, in missione a Forlì.

Il ministro ha incontrato il sindaco Gian Luca Zattini, il sindaco di Cesena e presidente della Provincia Enzo Lattuca, il vicesindaco di Ravenna ed i rappresentanti del mondo imprenditoriale, associativo e camerale delle province di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna.

All’incontro hanno partecipato anche i vertici di Ice, Cassa Depositi e Prestiti, ed anche Sace e Simest (le due società specializzate nel settore assicurativo-finanziario e nel sostegno alla crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività).

Il vicepremier ha illustrato ai delegati delle Associazioni i contenuti del decreto-legge approvato oggi pomeriggio dal consiglio dei ministri che introduce interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio in Emilia-Romagna.

Il Governo – ha ricordato Antonio Tajani – ha stanziato oltre 2 miliardi di euro, al fine di garantire – attraverso misure di finanza agevolata e iniziative e strumenti di varia natura – il soccorso e l’assistenza alle popolazioni e alle aziende colpite dall’alluvione, con l’intento di procedere rapidamente al superamento della fase emergenziale.

“Il governo c’è ed ha dato una risposta molto rapida”: ha detto il vicepremier Tajani ed ai giornalisti che lo hanno accolto al suo arrivo a Forlì, sotto il Municipio, ha precisato: “Non è una passerella la nostra. Stiamo fornendo risposte concrete”.

Confermato che il governo si è riservato di estendere lo stato d’emergenza, una volta che sarà completata l’istruttoria, anche ai Comuni che sono stati colpiti nelle Marche e in Toscana, attraverso un altro percorso e un decreto legge contenente i primi interventi che saranno considerati urgenti.

Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico, lavoro e formazione ha indicato ai presenti le proposte che Regione Emilia-Romagna, e forze economiche e sociali del territorio hanno elaborato e presentato – attraverso il governatore Bonaccini – al governo della premier Meloni per superare l’emergenza e impostare le condizioni per ripartenza e ricostruzione. Un pacchetto di misure in larga parte recepite nel decreto del consiglio dei ministri approvato oggi pomeriggio.

“Emilia-Romagna regione solidale. Abbiamo sempre aiutato le popolazioni in difficoltà, oggi tocca a noi essere aiutati”: ha detto, fra l’altro, l’assessore regionale.

“Ed abbiamo bisogno di un’operazione finanziaria ponte, in attesa dei ristori e delle risorse per la ricostruzione, per garantire dove possibile la ripartenza delle attività in tempi brevi. La variabile tempo è fondamentale”: ha detto Colla.

Un sollecito caldeggiato dal sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, che ha ricordato: “l’assoluta necessità di reperire risorse immediate a favore delle persone sfollate e momentaneamente ospitate nei centri di accoglienza. Almeno 11.000 persone evacuate dalle proprie case che hanno perso letteralmente tutto. Il sindaco ha fornito il quadro drammatico della situazione: “L’agricoltura ha subito un gravissimo danno. Le Piccole e medie imprese hanno perso centinaia di migliaia di euro. Famiglie e imprese hanno bisogno di un sostegno economico immediato. Abbiamo bisogno delle tre esse. Soldi, semplicità (nel senso di: snellimento burocratico, ndr) e sostegno solidale”.

E infine Zattini ha ringraziato i tantissimi volontari, non soltanto del nostro territorio, che generosamente si sono adoperati senza sosta per liberare strade, case e scantinati dal fango.

Da parte sua il ministro degli Esteri Tajani ha aggiornato i presenti sull’adesione dei paesi Europei all’ attività di protezione civile nel nostro territorio, a cominciare dalle offerte di Slovenia, Slovacchia e Francia che forniranno attrezzature di pompaggio ad alta capacità nel quadro del meccanismo di protezione civile dell’Ue,  ed ha parlato anche dell’aiuto di Paesi extra Ue come la Svizzera che hanno dato la loro disponibilità a sostenere i territori colpiti dall’alluvione.